Mastella li ha evocati e uno di loro ha reagito. Parliamo dell’affare Solitek, sempre più avvolto nella spirale del mistero, e di cui si vivono ore drammatiche, nel bailamme delle telefonate e dei tentativi disperati di evitare il fallimento dell’impresa. Rubano, il parlamentare di Forza Italia, ha riunito la stampa in una irrituale intervista sotto i portici del Comunale. E qui ha espresso la sua posizione circa questa faccenda che non si fa fatica a definire kafkiana perchè nessuno finora ha reso noti, nel dettaglio, i motivi dell’impasse che per molti aspetti è lecito pensare che risiedano nella indisponibilità finanziaria del gruppo Bod che controlla Solitek.
In sostanza i lituani cercano partners con disponibilità economica immediata non avendo garanzie da mostrare alle banche che per loro conto tengono ben stretti i cordoni delle borse. E allora appare proprio questo l’obiettivo della mediazione politica che si è messa in azione in questi ultimi giorni dopo l’ennesimo diniego baltico nell’acquisto del capannone ex Whurer del gruppo Basile.
Rubano ha incontrato, insieme all’europarlamentare Martusciello, i vertici di Invitalia e la rappresentanza italiana di Solitek ma circa gli esiti mantiene un riserbo assai marcato. Si limita a dire che si sta mettendo in campo tutto lo sforzo possibile per evitare il fallimemento
Fallimento che avrebbe un riverbero economico ma anche e per certi versi soprattutto di carattere politico e pure personale. E per quanto il sindaco di Benevento Mastella si affanni ad allontanare da se ogni sorta di responsabilità, che pure è reale, l’eventuale smacco avrebbe un riverbero politico ed elettorale non indifferente nell’anno che volge alle Regionali. E Rubano ne ha largamente approfittato per affondare colpi durissimi nei confronti di quello che fu suo mentore e che a più riprese auspica l’abbassamento dei toni reciproci. Rubano va a rullo compressore.
“Pubblicizzare oltremisura questo investimento come cosa già avvenuta prima delle elezioni che vedevano la moglie del sindaco candidata ha offeso la dignità delle persone che aspiravano ai posti di lavoro”, dice in un crescendo rossinano di invettiva. “I cittadini non vanno illusi perchè la certezza dell’investimento non c’era ne prima e non c’è ovviamente nemmeno ora e chiamare in casua solo adesso i parlamentari quando all’epoca degli annunci erano stati esclusi, è francamente poco corretto”.
Rubano cita anche le promesse di Della Valle al tempo delle amministrative e arriva a parlare addirittura di “marchette” che rendono impossibile ogni sorta di avvicinamento tra lui e il sindaco di Benevento. Parole di una durezza finora mai raggiunta e Rubano che stanga il rivale chiudendo ad ogni tipo di eventuale abboccamento, ovemai ve ne fosse l’eventualità.
