Mastella apre la sua campagna elettorale per le Regionali. La inaugurazione della nuova sede di Noi di Cenrtro è stato il momento di ecumenismo del mastellismo, il richiamo alla unità con i sindaci presenti a testimoniare la loro fede nei confronti del sindaco di Benevento e della sua consorte. Sandra Mastella è nella sua veste di anfitrione al femminile. Negli ultimi tempi è riapparsa in forme più attive rispetto al recente passato, almeno dalla non brillante prestazione delle Europee. Sandra sa bene che Politiche ed Europee sono stati quasi degli atti dovuti, un sacrificio sull’altare della permanenza in vita del soggetto politico che fa capo al marito.
Se mai dovesse essere interessata a qualche alchimia tattica di sostegno alla causa, ebbè, questa volta non sarà pura coreografia ma qualcosa di molto più concreto. Dove? Lei ha dato il meglio di se a Napoli e questo è fuori di dubbio e con risultati prestigiosi. E allora è lì che vorrebbe tornare ma tutte le opzioni sono possibili. Lei si schermisce, ovvio, ma queste ipotesi non appaiono per nulla peregrine.
Ora c’è però da affrontare la battaglia campale delle Regionali da cui scaturirà tutto il resto. Mastella ribadisce che sono tre le opzioni senza però dare una scaletta di prirità ma si sa che è De Luca la scelta principale. Finora pare che non vi siano stati contatti diretti ma è fuori di dubbio che a De Luca il gruzzolo mastelliano farebbe comodo nella sua crociata antidem. Nel frattempo il Governatore indugia sulla questione dell’Autonomia Differenziata. “La Corte Costituzionale ha disarticolato la legge Calderoli per cui si dovrà definire meglio la questione dei Lep, i livelli essenziali di prestazione per tutti i cittadini italiani, “uguali dal Piemonte alla Sicilia”, dice De Luca. E anche Mastella si esprime su questa materia ritenendo inutile il referendum.