“Registriamo la spasmodica e singolare attenzione di un singolo personaggio su un singolo concorso al Comune di Benevento.
Ne prendiamo atto con un po’ di stupore, pur chiedendoci se questi parli come ex sindacalista oppure come ex Comandante della Municipale o semplicemente con la diligenza del buon padre di famiglia”, così  il consigliere comunale Antonio Picariello in merito alle continue sortite dell’ex comandante Bosco sulla procedura concorsuale relativa al reclutamento di tre vigili urbani presso il comune di Benevento.

“Ribadiamo che, in un momento in cui vi sono otto procedure concorsuali in atto, questo personaggio continua ad interessarsi ad una sola di queste. Se parlasse da ex sindacalista ed avesse il sospetto di un operato poco trasparente ed imparziale da parte degli uffici comunali dovrebbe rivolgere lo sguardo a tutte e otto le procedure in corso. Se parlasse da ex Comandante della Municipale dovrebbe attenzionare almeno le due procedure concorsuali in atto e che riguardano la Polizia Municipale.
Infatti in questa tornata due sono i concorsi per la municipale: uno riguarda il reclutamento di un ufficiale di polizia municipale e l’altro, come già detto, il reclutamenti di tre vigili urbani. Strano che Bosco sia concentrato solo ed esclusivamente su quest’ultima.
Ma veniamo ai fatti e mettiamo da parte le pur legittime perplessità sul comportamento del Nostro ex al quadrato.
Come tutti sanno le procedure concorsuali vedono coinvolti vari organi e vari responsabili all’interno dell’amministrazione.
Vi è il dirigente delle risorse umane che indice e sovrintende le procedure, presiedendo in alcuni casi anche le commissioni di concorso, vi è un RUP che ha l’itera responsabilità sulla corretta esecuzione delle procedure in atto e vi è un organo tecnico (commissione giudicatrice) che ha la responsabilità del regolare e legittimo svolgimento del concorso.
Orbene, per la procedura in questione la commissione (presieduta dal comandante della municipale e composta da un ufficiale della polizia municipale e da un alto funzionario dell’Ente) sta ultimando i suoi lavori con la valutazione dei titoli dei candidati idonei avendo già svolto la prova preselettiva, la prova scritta e gli esami orali.
Come noto nel pieno dello svolgimento della procedura sono intervenute due distinte richieste di accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali di minoranza Farese e Giorgione.
Il RUP e il Dirigente alle Risorse Umane non hanno negato l’accesso agli atti, come sostenuto da Bosco, ma hanno solo differito, alla conclusione della procedura, vale a dire tra qualche giorno, lo stesso accesso.
Ovviamente il differimento come noto è stato motivato dagli stessi uffici per l’eccesso di attività in atto in questo momento presso il settore risorse umane.
Tra l’altro la documentazione richiesta dai consiglieri non riguarda la semplice fotocopia di verbali (due per la precisione) ma, avendo richiesto la copia del verbale della fondazione LogosPA che ha curato la fase preselettiva e delle prove scritte, si tratta di estrarre una documentazione che riguarda tutti i candidati (idonei e non idonei) con i relativi elaborati.
Lavoro abbastanza complesso oltre che con naturali cautele da assumere circa la tutela dei dati personali. Tra l’altro gli atti, com’è facile comprendere, in questo momento sono sotto l’egida della commissione che come organo terzo rispetto all’ufficio ne deve autorizzare l’esibizione.
Ma la cosa più umiliante di questa vicenda è che il sì sta mettendo in discussione l’ onorabilità e la professionalità di tutti i soggetti in causa. Infatti, quando lo stesso afferma che l’ufficio non rende trasparente le procedure cosa intende dire che l’ufficio (organo terzo rispetto alla commissione) differendo i termini dell’accesso intende agevolare una condotta illegittima della commissione giudicatrice?
Ma Bosco si rende conto della gravità delle sue affermazioni?
Per quanto ci riguarda, fino a prova contraria, noi siamo sempre convinti della legittimità e correttezza delle procedure portate avanti dai nostri uffici e dagli organi tecnici coinvolti.
Invitiamo Bosco ad assumere una condotta rigorosa e onorabile in ragione anche dei ruoli svolti in passato. Sospetti gettati in pasto all’opinione pubblica su una singola selezione sono una macchina del fango veramente indecorosa. Auspichiamo che nessuno vi si presti”.