“L’interrogazione del consigliere Alboino Greco, invece di fare chiarezza, appare solo come il solito tentativo di sviare l’attenzione dalle responsabilità dell’amministrazione Mastella.
 Il  vecchio espediente di puntare il dito contro il passato per nascondere le proprie inefficienze sta ormai mostrando tutti i suoi limiti.  Se il sindaco vuole trovare colpevoli per le opere incompiute – come l’ex Malies, Piazza Duomo, Parco Cellarulo e il parcheggio di Porta Rufina – può guardare all’interno della sua stessa maggioranza, dove sono presenti figure, tutte con posizioni di governo o sottogoverno, che hanno contribuito alle passate amministrazioni, come l’assessore ai Lavori Pubblici Pasquariello, il vicesindaco De Pierro potente capogruppo ai tempi del Pepe 1, il vice sindaco per dieci anni della giunta Pepe Raffaele Del Vecchio, oggi uno dei leader di Essere Democratici e presidente della partecipata Sannio Europa, l’attuale segretario cittadino di NdC, Cosimo Lepore, già assessore ai Lavori pubblici della giunta Pepe, Luigi Scarinzi, due volte assessore nell’esecutivo Pepe oggi consigliere di maggioranza, il consigliere Antonio Capuano, il consigliere comunale e provinciale Panunzio, l’assessore Luigi Ambrosone a Palazzo Mosti dal 2006, in maggioranza per gran parte di questo lasso di tempo.
E, se proprio non dovessero risultare esaustive le spiegazioni di costoro, potrebbe pur sempre rivolgersi all’ex candidato sindaco Gianfranco Ucci (vice sindaco del governo Viespoli), la cui moglie Carmen Coppola è nell’esecutivo di Mastella, avendo registrato il record in fatto di preferenze.
Attingendo a tutte queste fonti, tutte bene informate in merito ai fatti oggetto dell’interrogazione di Alboino Greco, questi avrebbe un quadro certamente nitido delle situazioni, in quanto avrebbe l’opportunità di apprendere notizie da molti dei protagonisti delle gestioni passate.
Ma, c’è di più: lo stesso sindaco Fausto Pepe non fu indicato da Mastella?
Pertanto, se il giudizio sul suo operato è valutato positivamente, il merito va anche all’attuale sindaco, ma se dovesse essere considerato negativo, i demeriti sarebbero senza alcun dubbio da condividere. In buona sostanza, se davvero si desidera una sorta di resa dei conti, Mastella può tranquillamente convocare i personaggi succitati sui divani di casa sua, chiedere e ottenere conto delle mancanze passate e, se vuole, stilare una relazione per spiegare alla città lo stato delle cose.
Ammesso sempre che Benevento sia interessata a questo ennesimo teatrino.
Quanto ad assessori, consiglieri e uomini di sottogoverno, loro, se mai fossero colti da un improvviso – e improbabile – sussulto di dignità, potrebbero, alla luce di questa ennesima caccia alle streghe, coronata dall’interrogazione “commissionata” al ‘povero’ Greco, rinunciare alle loro prebende e mettere fine a questa amministrazione e a questo ciclo politico che, nell’affannoso ed inutile tentativo di rattoppare i tanti strappi, finisce per peggiorare la situazione.
Governare richiede senso di responsabilità e rispetto del principio della continuità amministrativa, la politica del torcicollo non produce benefici per la città. E sindaco Mastella ormai è amministra con il torcicollo da 8 anni”, così in una nota  Forza Italia Benevento.