“Si è svolta nella serata di ieri, 05 novembre, presso la sede del PD Sannio a Benevento, la Direzione provinciale del partito.
Molto partecipata, ha aperto i lavori il Segretario, Giovanni Cacciano, con un resoconto sulla Festa dell’Unità svolta a Foiano di Val Fortore, passando per la bella iniziativa tenutasi alla Rocca dei Rettori sulla precarietà scolastica, sino ad arrivare alle considerazioni sul quadro politico campano anche in conseguenza delle deliberazioni del consiglio regionale sul terzo mandato e sulla legge elettorale.
Tanti gli interventi che, nella diversità di opinioni e nella ricchezza di analisi, hanno tutti rimarcato la necessità di un dialogo franco e profondo sulle elezioni del prossimo anno, appuntamento cruciale che non è possibile fallire.
È emersa chiara la volontà di lavorare, Tutti, per costruire l’unità del partito in campania nella forte e condivisa esigenza di aprire una discussione propositiva e senza infingimenti con la segreteria nazionale. È solo dal confronto autentico che possono nascere soluzioni.
È negli organi del partito che deve svilupparsi la discussione e il confronto sui destini della nostra regione.
È nel partito che emergono le diverse opzioni in campo e la possibilità di una sintesi inclusiva.
È nel partito che dobbiamo discutere di Programmi, di Coalizioni e di Candidati.
È nel partito che dobbiamo trovare la strada per proseguire, migliorare ed integrare l’esperienza di governo della Campania.
Porre fine alla sospensione commissariale è pertanto un’esigenza rimarcata con forza da tutti gli iscritti che si sentono esclusi in un momento così importante della storia politica della nostra regione.
Le soluzioni devono essere perseguite e trovate, con spirito testardamente unitario come usa dire Elly Schlein, con tutte le federazioni della Campania. C’è voglia di essere ascoltati e c’è il timore che continuando così si regali la regione alla destra. Sarebbe un vero disastro. Non ce lo possiamo né ce lo dobbiamo permettere. .
La federazione sannita, unita, lavora con toni bassi per costruire ponti, consapevole che gli avversari da sconfiggere siano fuori dal partito”.