Alea iacta est, il dado è tratto. De Luca “Cesare” l’ha avuta vinta e con la nuova legge elettorale si porta a casa anche la possibilità di presentarsi alle prossime elezioni regionali per la terza volta consecutiva. In aula sono stati 33 i voti a favore 16 i contrari e un astenuto.
Il Governatore, quindi, è candidabile per via della decorrenza del computo dei mandati a partire dal secondo, cioè quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della nuova legge. Un escamotage che si è dimostrato assai pregevole, niente da dire.
Politicamente De Luca è apparentemente isolato. Il partito non lo sosterrà e questo pare lapalissiano. “Prendiamo atto del voto del Consiglio regionale della Campania ma deve essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche” dice una nota del Nazzareno.
Una posizione che di certo non lo sconcerta; De Luca non sarà il candidato dem ma è una cosa che al Presidente della Regione interessa assai poco perchè da domani comincerà la caccia agli alleati e i toni ora dovranno essere bassi. Ha dimostrato di prevalere, di essere più forte di un partito quasi nullo e che lui governa con disinvoltura, bastonandolo e utilizzandolo con assoluta padronanza e la questione della legge elettorale lo ha dimostrato in pieno. E’ sicuro di piegarlo alle sue esigenze ma ora per lui si apre la stagione della diplomazia.
Dalle nostre parti ci si chiede come si comporterà Mastella. Il sindaco di Benevento ha sempre detto che in caso di candidatura di De Luca lui sarebbe stato al suo fianco ma Mastella è astuto e ama stare con chi vince. E dato che la strada è ancora molto lunga saranno i sondaggi a stabilire come comportarsi. Gli toccherà deludere Piantedosi su cui ha sempre detto che non si candiderà ma il Ministro degli Interni alla candidatura ci pensa eccome. Mastella dovrà convincerlo che è meglio desistere, che un Martusciello avrebbe maggiori chance con lo Sceriffo. In definitiva il già ministro della Giuistizia è sul terreno a lui più congeniale, quello delle strategie, e che vorrebbe chiudere aspirando ad un ritorno a Roma è nelle corde del sindaco di Benevento ma è un pragmatico e allora sta alla finestra in attesa di capire come evolverà la situazione.