Su sollecitazione di Angelo Di Leone, consigliere comunale di Forza Italia a Faicchio, è stata presentata un’interrogazione urgente al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dall’On Francesco Maria Rubano, deputato e capogruppo di Forza Italia nella commissione parlamentare Ecomafie.
L’interrogazione mira a fare luce sulla situazione critica dei depuratori di Fontanavecchia, Massa e Macchia, siti nel territorio comunale di Faicchio, che versano in condizioni di estrema precarietà. A causa di una gestione inadeguata, i depuratori stanno causando un preoccupante degrado ambientale.
Gli impianti sversano nel fiume Titerno e successivamente nel Volturno, con il depuratore di Macchia che si immette nel canale “Trivio Adventum.”
A luglio, il gestore Alto Calore Servizi ha vietato l’uso potabile di un pozzo idrico locale, a seguito della rilevazione di Escherichia coli, che approvvigiona il serbatoio di Monte Acero a servizio della frazione Massa.
Nonostante un finanziamento di 666.000 euro dal Fondo Regionale POR Campania 2014-2021 per la manutenzione e il potenziamento degli impianti, permane la necessità di azioni urgenti per valutare e risanare il danno ambientale, specialmente in relazione alle falde acquifere. Rubano chiede, dunque, al Ministro di adottare le misure necessarie per esaminare il degrado ambientale e individuare le azioni di ripristino e messa in sicurezza delle falde, come previsto dalla normativa nazionale.
“Questa interrogazione intende far fronte a un’emergenza del nostro territorio. Occorre essere attenti alla tutela ambientale e alla difesa della salute pubblica. Siamo dinanzi a una vicenda molto grave”, spiega l’on. Rubano.
“La situazione dei depuratori nel nostro comune è ormai insostenibile”, dichiara Angelo Di Leone. “Come rappresentante di Forza Italia a Faicchio, mi sono fatto portavoce delle preoccupazioni dei cittadini, sollecitando un intervento deciso dell’On. Francesco Maria Rubano, che ringrazio per la disponibilità e la solerzia, per affrontare questa emergenza. Non possiamo accettare che strutture fondamentali come i depuratori, il cui malfunzionamento incide gravemente sull’ambiente e sulla salute pubblica, siano lasciate in condizioni così precarie. È tempo che si agisca con urgenza per la messa in sicurezza delle falde acquifere e per garantire un ambiente sano e vivibile per la nostra comunità”, conclude Di Leone.