“Il mancato rispetto del capitolato d’appalto, le carenze del servizio erogato e, soprattutto, l’opportunità di continuare nell’affidamento del servizio alla CZETA SpA: questi i temi oggetto dell’interrogazione consiliare a firma dei consiglieri di San Giorgio Protagonista, Maurizio Bocchino, Antonella Rinaldi e Giancarlo Bruno, che hanno posto la loro attenzione, dunque, sul servizio di Igiene Urbana e di Raccolta Rifiuti porta a porta nel Comune di San Giorgio del Sannio.
“Interrogazione che – sottolineano i consiglieri – a norma di regolamento avrebbe dovuto avere la risposta scritta nella seduta di lunedì 14 ottobre, ma che è rimasta inevasa sia dal Sindaco Ricci che dall’Assessore Zampetti, i quali hanno motivato la mancata risposta con insostenibili interpretazioni del Regolamento del Consiglio Comunale, garantendo che sarà fornita risposta entro 10 giorni circa dalla data del Consiglio”.
Premesso ciò, con l’interrogazione i consiglieri hanno chiesto a coloro che all’epoca dei fatti sedevano nei banchi dell’opposizione e segnatamente all’odierno sindaco Ricci, all’assessore Accettola e al Consigliere Melillo se ancora oggi nutrono dubbi sulla legittimità e l’opportunità dell’affidamento del servizio rifiuti alla CZETA SpA. È lecito portare a conoscenza l’intera comunità se quelle forti remore sull’affidamento a CZETA s.p.a., da parte soprattutto dell’oggi Sindaco Ricci, fossero dovute ad un mero e strumentale attacco alla allora maggioranza Ciampi o alla convinzione vera che quell’affidamento non fosse più opportuno dopo l’intervento della DDA di Napoli.
Dubbi, chiaramente, motivati anche dal fatto – continuano Bocchino, Rinaldi e Bruno – che la società CZETA SpA è stata anche destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia dalla Prefettura di Vicenza in quanto a giudizio del Prefetto “esiste un rischio di contaminazione mafiosa attraverso la contiguità con elementi appartenenti a sodalizi criminali della Campania”. In virtù di ciò, molti Comuni – infatti – hanno provveduto a revocare nel frattempo l’affidamento del servizio alla CZETA SpA”.
I consiglieri di San Giorgio Protagonista, poi, hanno chiesto al Sindaco e all’assessore delegato se sono a conoscenza del fatto che i mezzi della CZETA SpA stazionano, senza un regolare contratto di locazione, in un’area rurale di Monterone, avente destinazione urbanistica non adeguata allo scopo, priva dei requisiti di legge sotto il profilo della sicurezza, della tutela ambientale e della salute dei cittadini e dei dipendenti.
I consiglieri, dopo aver ricordato dettagliatamente tutti gli impegni assunti dalla stessa CZETA SpA e sottolineandone l’evidente carenza del servizio da questa erogato al Comune -, hanno interrogato – attraverso la nota protocollata l’8 ottobre – il Sindaco, Avv. Giuseppe Ricci, e l’Assessore delegato sig. Giacomo Zampetti chiedendo loro:
“se ad oggi il Sindaco Ricci e parte della maggioranza nutrono le stesse perplessità di allora sull’affidamento del servizio e quali iniziative intendono mettere in campo per verificare la regolarità della procedura di gara e far luce sui fatti accaduti nel novembre 2022”;
“se il Sindaco Ricci e l’assessore delegato Zampetti sono a conoscenza del provvedimento interdittivo emesso a carico della CZETA e se l’Amministrazione intende, come hanno fatto altri Comuni, chiedere alla Ciclat Trasporti Ambienti Soc. Cop di designare un’altra società, in attesa che la questione sia chiarita”;
“se l’Amministrazione comunale intende far rispettare il capitolato d’appalto e l’offerta migliorativa, stante le evidenti carenze del servizio erogato”;
“se il Sindaco, l’assessore delegato, la Giunta comunale e i Consiglieri comunali sono a conoscenza che il mancato controllo e la mancata vigilanza sul rispetto della proposta tecnica e di quella economica, comprese le migliorie proposte in sede di offerta, da parte della società affidataria del servizio, determinano una grave violazione di legge sia in sede civile e sia in sede penale”.