“Il concorso in atto al Comune di Benevento per l’assunzione a tempo indeterminato di 3 Istruttori di Vigilanza è, a nostro avviso, viziato da gravi incongruenze che potrebbero comprometterne la trasparenza”. Lo dichiara Dino Fragassi, responsabile regionale per la Legalità e la Sicurezza di Forza Italia.
“L’intero iter del concorso – dalla stesura del bando, alla nomina della Commissione giudicatrice alla sostituzione del presidente della stessa fino alla scelta della società somministratrice dei test e responsabile dell’intera procedura – è stato seguito direttamente da Gennaro Santamaria, dirigente del Settore risorse umane e servizi al cittadino – spiega Fragassi -. Successivamente, Santamaria si è dichiarato incompatibile per la sussistenza di un legame di parentela con una candidata al concorso.
Con decreto sindacale (prot. n. 59768) del 27/06/2019, Santamaria era stato nominato alla direzione del Gabinetto del Sindaco e per dare supporto alla Segreteria Generale e agli Affari Generali, un incarico di natura fiduciaria ai sensi dell’art. 110 del TUEL n. 267/2000. Dopo tale nomina, Santamaria ha assunto ruoli in contrasto con gli incarichi ricoperti fino al giorno prima del suo ingresso a Palazzo Mosti, poiché aveva svolto funzioni politiche nel partito che fa capo al sindaco di Benevento, e – prima ancora – aveva accettato la nomina di presidente dell’Ente Geopaleontologico di Pietraroja.
Le commissioni di concorso (secondo l’art. 107, comma 3, lett. a) devono essere presiedute da dirigenti, e non da funzionari “neofiti” – aggiunge -. Un obbligo ribadito dall’art. 19, comma 2, lett. a), del Regolamento disciplinante le procedure di accesso all’impiego, approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 108 del 30/05/2019.
All’atto del ricevimento delle domande di partecipazione al concorso, il dirigente delle Risorse umane, Gennaro Santamaria, avendo preso cognizione che tra i partecipanti vi fosse un parente, doveva dichiarare la sua incompatibilità, passando il testimone al Segretario generale Riccardo Feola, che attualmente riveste la carica di dirigente amministrativo del Corpo di Polizia municipale”.
“Il ritardo con cui ha lasciato la presidenza della commissione esaminatrice dimostra anche la sua inidoneità a dirigere il delicatissimo Settore Risorse umane – dichiara Fragassi -. Il nuovo articolo 35-quater, inserito dall’art. 3 del decreto legge n. 36/2022, all’interno del D.Lgs. n. 165/2001, unitamente al D.P.R. n. 82 del 2023 hanno introdotto una riforma della riorganizzazione e dell’ammodernamento delle procedure di reclutamento del personale di più ampio respiro per armonizzare l’intero sistema dei concorsi e delle altre forme di assunzione nella Pubblica amministrazione. Il DPR n. 82/2023 si muove su diverse linee di indirizzo, tra le quali si possono indicare, oltre al tema della semplificazione e celerità, quello della digitalizzazione delle procedure concorsuali, della parità di genere e della modifica della disciplina sulla riserva e sui titoli di preferenza. Tutto ciò per evitare il ricorso a procedure che possano inficiarne l’integrità e la regolarità”.
“Pertanto – aggiunge il responsabile regionale per la Legalità e la Sicurezza di Forza Italia– se per questo concorso il Comune di Benevento, per le procedure selettive ha deciso di affidarsi ad una società esterna – spendendo risorse pubbliche – non si capisce per quale motivo, invece di utilizzare la procedura informatica con i tablet, si è preferito somministrare i questionari a risposta multipla in modalità cartacea, con la conseguente perdita di credibilità della selezione.
Tra l’altro il codice a barre è stato incollato sui questionari somministrati, e il verbale tecnico della Società non è stato pubblicato sull’albo on line, unitamente a ciò che doveva decidere, valutare e controllare la Commissione giudicatrice del concorso, la quale, seppur presente ai lavori, si è limitata a una muta “passerella”. Inoltre, la società incaricata dal Comune a gestire le prove selettive non ha reso accessibile a tutti i candidati la propria banca dati. Peraltro, le Commissioni giudicatrici dei concorsi pubblici proprio perché sono composte da dirigenti e funzionari, rispondono in via amministrativa, contabile, civile, disciplinare e penale delle proprie azioni sono garanzia di legalità e trasparenza, principi che non può garantire la migliore Società privata scelta.
Per giunta la società incaricata per questo concorso è stata selezionata dal dirigente nominato illegittimamente “ab origine” nel ruolo di responsabile delle risorse umane e dei servizi sociali, attività quest’ultima – spiega Fragassi – che non può svolgere non essendo inserito nell’apposito Albo regionale, ove peraltro sono iscritti un dirigente e due funzionari del comune di Benevento, a dimostrazione che Gennaro Santamaria non può essere direttore dell’Ambito B1 nemmeno in via temporanea”.
“Dubbi – aggiunge – riguardano anche il contenuto dei quesiti inseriti nei questionari somministrati. Difatti, invece di valutare i candidati sulle materie oggetto del posto messo a concorso, sono stati previsti quesiti su materie complesse e pressoché inaccessibile a candidati diplomati, tra cui il codice degli appalti che non è tra gli argomenti studiati per questo tipo di assunzioni. Il risultato che ne è conseguito è il superamento del test da parte di soltanto 40 candidati che potranno accedere alla successiva prova scritta, che verrebbe svolta sempre con quiz preconfezionati dalla Società incaricata. Inoltre non risultano esserci ex-equo con punti 20,25 superiori a 5.
Una casualità quantomeno sospetta”, sottolinea Fragassi. Che aggiunge: “Peraltro, i primi due della graduatoria concorsuale avrebbero sbagliato solo una risposta dei 60 quiz somministrati, il che appare assolutamente improbabile, tenuto conto dell’enorme difficoltà rappresentata dai quesiti proposti. L’aver sostituito la Società che aveva coadiuvato il precedente dirigente alle Risorse umane Alessandro Verdicchio nella gestione dei concorsi espletati sino all’anno 2022, con quella scelta da Santamaria ha comportato sostanzialmente una minore trasparenza delle procedure concorsuali in atto. Difatti, i risultati della prova preselettiva del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 3 (tre) Istruttori di vigilanza sono stati pubblicati solo nel tardo pomeriggio del giorno successivo, sebbene nel capitolato la Società avesse dichiarato che intendeva utilizzare la lettura ottica degli elaborati.
Ma dei nominativi di coloro che hanno superato la prova preselettiva neanche l’ombra – evidenzia -: sull’albo pretorio on line si possono leggere solo codici criptici. Di contro, sullo stesso albo on line, ancora oggi, si possono leggere i nominativi degli ammessi alle prove successive e dei vincitori dei singoli concorsi espletati prima del 2023, quando le procedure concorsuali della polizia municipale venivano svolte dal dr. Alessandro Verdicchio e dal dr. Fioravante Bosco, comandante pro-tempore. La legge vieta che vengano pubblicati i nominativi di chi non supera le prove, ma non vieta che i cittadini possano conoscere i nominativi dei candidati vincitori e degli idonei. Peraltro, la stessa procedura, a nostro avviso illegittima, si sta utilizzando pure per altri concorsi in atto presso il Comune di Benevento”.
“Considerate tutte le incongruenze che caratterizzano la procedura per l’assunzione a tempo indeterminato di 3 Istruttori di vigilanza – conclude Fragassi – riteniamo che il concorso vada annullato e che si debba procedere a un nuovo procedimento concorsuale. Riteniamo altresì opportuno che, per i fatti riportati, il dirigente Gennaro Santamaria si debba dimettere ad horas dall’incarico di dirigente delle Risorse umane e dei servizi sociali del Comune di Benevento, lasciando ad altri dirigenti la presidenza delle commissioni concorsuali che ancora conserva”.