“Mastella nel suo sport di addossare le proprie colpe agli altri o a quelli di prima questa volta ha addirittura travalicato i confini regionali arrivando fino in Molise. In questi giorni la maggioranza, alla disperata ricerca di un alibi che copra le proprie responsabilità, prova ad arrampicarsi sugli specchi per nascondere i ripetuti errori sul servizio idrico arrivando perfino a smentire se stessa”. Così i gruppi consiliari di opposizione Pd, Città Aperta, Civico 22 e Azione.
“A novembre 2022, infatti, era il sindaco Mastella a sbandierare in conferenza il comunicato della Regione sugli interventi per l’attivazione dei pozzi di Solopaca, soluzione che avrebbe dovuto risolvere anche la problematica della contaminazione da tetracloroetilene che affligge la parte bassa della Città. “Siamo riusciti a ricavare risultati positivi che possono risolvere definitivamente una questione che esiste da decenni” erano le parole del primo cittadino.
Oggi i capogruppo della sua maggioranza in relazione a quegli interventi parlano invece di “comunicato stampa embrionale”. Insomma tutto e il contrario di tutto pur di scaricare sugli altri.
Al netto delle bugie mastelliane, la verità è che si sono smascherati da soli: Solopaca, se e quando entrerà in funzione, andrà ad integrare possibili carenze del Biferno, altro che sostituzione di Pezzapiana. Mastella inoltre fugge da un dato.
Dal 2022 ad oggi – continua l’opposizione – nulla è cambiato sia sul fronte dell’approvvigionamento idrico che su quello del miglioramento della rete. Di quale oculata gestione parlano il vicesindaco De Pierro e il coordinatore dell’Eic sannita Forgione? Benevento ed il Sannio hanno perduto il treno del PNRR per l’efficientamento delle condutture idriche solo a causa dell’insipienza di chi, da due anni, non è riuscito a imbroccare la procedura per la scelta del gestore unico del servizio, condizione necessaria per accedere ai finanziamenti Pnrr. Un’opportunità di intervento sulle reti colabrodo che difficilmente tornerà e che il Sannio pagherà a lungo.
Per non parlare dei ritardi nell’esecuzione degli interventi programmati sin dal novembre 2022. Cosa si è fatto in questi due anni? Nulla! Ma, dopo la Regione, il Governo, l’Alto Calore, il sindaco di Campobasso, la colpa sarà sicuramente di qualcun altro…
Ora, dopo un estate di gravi disagi per l’intera popolazione beneventana, e con lo spettro del possibile ripetersi di altre emergenze, possiamo solo augurarci che dalle chiacchiere si passi ai fatti”, conclude la nota.