Non è certo un bel momento per l’Amministrazione cittadina beneventana. Negli ultimi tempi per Mastella e la sua classe dirigente si sussegguono a ritmo forzato inncidenti di percorso più o meno gravi. Cridi idrica, Malies, Torre, Bando Periferie che non vede l’inizio; e poi concorsopoli, il campo da golf che continua a mietere perplessità, una burocrazia quasi autoreferenziale e fuori controllo.
Dinanzi a questo quadro vicende come Piazza Cardinal Pacca o il Lapidarium, di cui ancora s’attende l’epilogo, oppure ancora Piazzale Catullo finiscono per diventare davvero argomenti secondari. C’è e va detto, una opposizione consiliare e più che altro extraconsiliare che serra i ranghi, a tratti dimostra anche di fare fronte comune e si sa che non è quasi mai stato così.
La vicenda Santamaria è la dimostrazione di questo fronte. Il potente dirigente mastelliano che viene attaccato sul fronte del consorso interno ai vigili urbani ed è costretto a dimettersi dalla commissione giuidicatrice e poi la sua carica di coordinatore dell’Ambito B1 che sembrerebbe essere illegittima non avendo i requisiti per svolgere l’incarico .
L’interrogazione al Consiglio regionale di Gino Abbate ha provocato assai rumore ai piani alti di Palazzo Mosti. Ambienti mastelliani danno il sindaco letteralmemnte fuori di se per quanto accaduto e il segno dell’imbarazzo sta nel fatto che fino ad ora nessuna nota è arrivata da Via Annunziata. Lo stesso Santamaria ha prefetito non commentare al nostro tg riservandosi di farlo nelle prossime ore. Chi invece commenta è Angelo Moretti, leader di Civico 22, che parla di Amministrazione allo sbando.
