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Mimmo e Rosetta, difficile convivenza a destra

Mimmo e Rosetta, difficile convivenza a destra

11 Settembre 2024 | by Enzo Colarusso
Mimmo e Rosetta, difficile convivenza a destra
Politica
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C’è molta attesa per la conferenza stampa di Fratelli d’Italia prevista per venerdi mattina. Prima c’è anche quella dell’UDC del nuovo corso Verga ma senza dubbio la curiosità politica è tutta concentrata sui Fratelli e su Matera che dei Fratelli è il coordinatore e il nume tutelare. Ci dirà, Matera, che cosa vorrà contribuire a fare del centrodestra, se vorrà finalmente allacciare relazioni serie e costruttive con i suoi partners di cordata e magari impegnarsi un poco di meno a blandire sindaci dal passato fulgido e splendente ad unirsi al centrodestra.

Oppure proseguire sull’onda lunga degli ultimi anni con il solo risultato di indebolire una coalizione che è forza nell’elettorato ma è debolezza nella sua espressione partitica. Il Senatore esclude che all’interno della Fiamma nostrana vi siano mugugni e malpancismi, della sua linea politica si dice pieno interprete, gioca su una eventuale caccia al tesoro per trovare elementi di dissenso, in definitiva maramaldeggia mostrando non solo un partito compatto ma addirittura capace di duellare col rivale Rubano sul terreno delle adesioni.

Del Mese che lascia Calenda e si accasa con lui, Rosetta De Stasio e il marito Alberto Mignone pronti per tornare alla casa madre. E qui Mimmo si mette in casa una presenza assai ostica e lo sa bene. Rosetta, in realtà, non aderisce semmai rinnova la tessera. La sua fedeltà a certi valori e a certe tradizioni sono lapalissiane, l’avversione a certi sindaci la cifra del suo impegno politico; sarà difficile folgorarla sulla via di Ceppaloni ovemai certe tendenze dovessero perpetuarsi e sfociare in qualcosa di incofessabile.

E poi non s’erano lasciati bene all’epoca delle Amministrative quando lei, donna di piglio, s’era caricata addosso le spoglie mortali di un elettorato sconcertato dai tavoli di Casa Lombardi salvando il 5% che è suo e col quale siede a Palazzo Mosti. E’ invece più probabile che ella lavori per un più marcato distacco da certe tentazioni e forse per un serio riavvicinamento con le altre anime di un centrodestra in cerca d’autore. In Consiglio rimane a difesa di Prima Benevento, anche perchè formare un gruppo di Frarelli d’Italia non è semplice. Ma nemmeno impossibile vista la liquidità della scena politica. E allora, per quanto Mimmo ci tacci di voli pindarici anche malevoli e provovcatori qualche sospetto lo lascia in sovraimpressione. Venerdi ne sparemo certamente di più.

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