Giuliano Sangiuliano si è dimesso da ministro della Cultura. Dimissioni irrevocabili consegnate direttamente nelle mani del Capo del Governo Meloni. Oggettivamente troppa la pressione sul ministro dimissionario, con la vivendnebulosa della Maria Rosaria Boccia che è costata la poltrona a Sangiuliano. E la vicenda pare che che si al vaglio anche della Corte dei Conti che sta facendo le sue valutazioni. “In gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il governo”, le parole a caldo dell’ex ministro della Culrura. Per la successione si fa il nome di Alessandro Giuli presidente del MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXIesimo Secolo.
Parla il legale dell’ormai ex ministro che esclude vi siano stati ricatti nei confronti di Sangiuliano.”Non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo certamente” e “per il materiale che abbiamo esaminato siamo nel pieno di una vicenda privatissima. Questa vicenda politicamente risponde a una logica della doppia morale tutta italiana, morale propria è quella dell’avversario”.
Cosa farà ora il giornalista? Lascerà la politica attiva che non lo ha premiato ed anzi lo ha stritolato, oppure proseguirà? Tornerà alla sua attività di giornalista e scrittore oppure farà passare il tempo necessario e poi, chissà, ricomparirà in vista delle Regionali Campane? Quando fu a Benevento alla inaugurazione dell’Hortus, lo aveva escluso, anche con una certa albagia, dicendo di essere interessato solo all’impegno ministeriale che sarebbe durato dieci anni, eravamo a poca distanbza dal trionfo elettorale della Destra. Ora chissà. Mastella potrtebbe agere due interlocutori cui insegnare il mestiere della politica ma che potrebbero tornare utili…non si sa mai.