La CONFSAL Funzioni Locali di Benevento esprime forte preoccupazione riguardo alla gestione dell’acqua pubblica, sottolineando come la recente deliberazione della Corte dei Conti per la Campania del 29 agosto 2024, riportata da diverse testate locali, abbia messo in luce criticità significative. In particolare, si fa riferimento alla costituzione della società “Sannio Acque S.r.l.” e alla questione della partecipazione dei 78 comuni della provincia di Benevento.
Secondo quanto appreso dai media, la Corte dei Conti si è espressa sul parere dell’Ente Idrico Campano (EIC) in merito alla deliberazione del Comitato Esecutivo del 19 giugno 2024, N. 30, dichiarando il “non luogo a provvedere” in base all’art. 5, comma 3, del TUSP (Decreto Legislativo N. 175/2016). La CONFSAL Funzioni Locali sottolinea che, secondo la Corte, il parere sulla costituzione di una società mista pubblico-privato deve essere richiesto dai singoli comuni e non dall’Ente d’Ambito.
Inoltre, la Corte dei Conti si era già espressa negativamente nel 2023 sullo statuto della società “Sannio Acque S.r.l.”, sollevando perplessità sull’acquisto di quote da parte del Comune di Benevento. La situazione è ulteriormente complicata dalla recente deliberazione della Giunta Regionale della Campania, che con la Delibera N. 399 del 25 luglio 2024, ha approvato lo schema di statuto per la costituzione di una società a partecipazione mista pubblico-privato denominata “Grandi Reti Idriche Campane S.p.A.”.
La CONFSAL Funzioni Locali critica la decisione della Giunta Comunale di Benevento che, con la Delibera N. 206 del 14 agosto 2024, ha prorogato la gestione del Servizio Idrico Integrato a GESESA S.p.A., in attesa delle procedure di gara per la scelta del Gestore Unico sotto la supervisione dell’EIC Distretto Sannita.
L’organizzazione sindacale ricorda come la crisi idrica, aggravata dalle variazioni climatiche e dalle inefficienze delle infrastrutture idriche obsolete, abbia messo in ginocchio agricoltura, abitazioni e imprese. Per questo motivo, ribadisce la necessità di mantenere l’acqua pubblica come bene universale, gestito direttamente dai comuni, evitando qualsiasi forma di privatizzazione.
La CONFSAL Funzioni Locali fa appello a tutte le istituzioni affinché venga rispettato il referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011, in cui 26 milioni di cittadini si sono espressi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua, sottolinea la CONFSAL, è un patrimonio universale dell’umanità e deve rimanere tale, senza alcun fine di lucro.
L’organizzazione, infine, richiama anche l’invito di Papa Francesco a proteggere l’acqua come bene prezioso per la sopravvivenza del pianeta, ribadendo la propria vigilanza nel difendere i diritti di lavoratori, cittadini, pensionati, disoccupati e persone fragili.