Mastella, sempre Mastella fortissimamente Mastella. Il sindaco di Benevento, da qualsiasi lato lo si guardi, genera interesse in chi scrive di lui e di politica. Almeno fino a quando sarà il sindaco della sua città e almeno sino a quando non gli sarà passato il bernoccolo di fare politica. Fino a quel punto, piaccia o meno, catalizzerà l’attenzione su di lui.
Pensare che abdichi è totalmente fuori discussione, che poi designi eredità politiche lo può ritenere solo un infante perchè uomini del suo calibro, benchè incanalati in una oggettiva parabola discendente, restano sul proscenio fino alla fine. E Mastella come Moliere ambisce a ultimare i suoi giorni al centro della scena.
Ora, a fronte di qualche rovescio di troppo nella sua veste di sindaco, per nulla supportato dai suoi imbarazzanti accoliti che su è è scelto lui, la sua immagine politica suscita sempre vivo interesse. Con chi si accaserà per le prossime regionali? La domanda è pertinente ma forse non lo sa neppure lui perchè al momento a chiederegli direttamente di aderire non c’è nessuno.
E a lui questo stizza eccome, il suo gruzzolo che magari non sarà come nel passato, potrebbe sempre risultare utile e lui ne è convinto che da qualche parte qualcuno si levi e gli chieda l’appoggio. E allora resta con De Luca, che considera il cavallo vincente su tutti se dovesse spuntarla per il terzo mandato, ma nel frattempo “consiglia” Piantedosi, lo catechizza, esclude di lavorare alla candidatura del Ministro degli Interni e dei suoi rendez-vous dice che infondo sono solo incontri istituzionali e di amicizia. Mastella sa bene come “proteggere” la eventuale discesa in campo del Piantedosi, possibile chiave per penetrare a destra, perchè nella formazione e vieppiù nella preparazione del terreno delle campagne elettorali è quasi insuperabile, un vero maestro.
Davanti a lui un centrodestra che è spaccato e lui ne è direttamente o indirettamente l’ispiratore. Ci sono due centrodestra a Benevento, per esempio, cosa che ormai è nei fatti, e la cosa potrebbe evare effetti consistenti quando si tornerà a votare in città. Ieri Luigi Barone, al nostro microfono, ha detto che margini per ricucire gli strappi fra Rubano e Matera non ce ne sono, almeno al momento, per cui da un lato c’è un cartello Forza Italia-Lega e dall’altro Fratelli d’Italia che si dibatte fra il suo leader che apre a Mastella e una parte della base cheperò mastica amaro e che non ne vuole sapere. Stasera è previsto un direttivo a Via Perasso da cui ci si attende qualche segnale perchè si metta fine ad una ambiguità che va avanti da troppo tempo.
