“In un’estate torrida come non mai, dove i beneventani sono alle prese con la mancanza d’acqua, una ventata di spumeggiante freschezza arriva dalle iniziative dei rappresentanti dell’Amministrazione Mastella.
Mentre ancora riecheggia l’eco delle polemiche sull’infelice parallelo fra cena in bianco e Riti Penitenziali Settennali dell’Assunta di Guardia Sanframondi – roba che supera di gran lunga le possibilità dell’immaginazione umana – si conferma una propensione alla frivolezza diffusa. Ieri l’Amministrazione del “modello Benevento” autorizza un’apericena con tanto di diffusione musicale / dj set nell’Hortus Conclusus”.
Così i consiglieri comunali di opposizione Luigi Diego Perifano, Vincenzo Sguera, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Giovanni De Lorenzo, Raffaele De Longis e Maria Letizia Varricchio.
“Uno dei luoghi più suggestivi della Città – affermano i consiglieri – peraltro recentemente restaurato e restituito alla fruizione pubblica, che custodisce le più alte espressioni della qualità artistica del Maestro Paladino, utilizzato incredibilmente per la movida, che non ha nulla, ma proprio nulla a che spartire con la bellezza è l’austerità del sito.
Riteniamo che intrattenimento e musica debbano avere il giusto spazio in Città e che i giovani meritino momenti e spazi ricreativi, ma di certo l’Amministrazione non può pensare di farlo nell’Hortus Conclusus.
La cosa stupefacente – ma neanche più di tanto visto che l’amministrazione Mastella è adusa a considerare carta straccia norme e regolamenti – è che, nell’autorizzare il festino, è stata violata una precisa disposizione del regolamento comunale per l’uso dell’Hortus Conclusus.
L’art. 2 del regolamento approvato dallo stesso Mastella nel 2021, infatti, dispone che “sono proibite manifestazioni che prevedano uso di forti amplificazioni” e che l’utilizzo è escluso per “attività di vendita in forma fissa o ambulante sia di cibi che di bevande” e per “attività che siano manifestamente incompatibili con il pregio ed il valore architettonico e artistico del luogo”.
Che pensa dell’accaduto l’Assessore alla Cultura? E che ne pensa il Presidente della Fondazione Città Spettacolo?
Inutile chiedere che ne pensa il Sindaco Mastella – chiudono Perifano, Sguera, Farese, Fioretti, Megna, De Lorenzo, De Longis e Varricchio – perché è evidente che tra dichiarazioni lunari sul valore simbolico della cena bianca, e novelli manager dell’intrattenimento, non è più in grado di tenere a freno i suoi”.