Il Ferragosto non placa affatto la polemica politica. Il consigliere comunale di Benevento e Vice Segretario di Forza Italia Gerardo Giorgione attacca l’Amministrazione Mastella, di cui fu parte in due stagioni diverse, affrontando il tema della pista ciclabile di contrada Pantano. “E’ una vergogna che mette a rischio la sicurezza dei cittadini e mortifica Benevento”, tuona l’ex assessore ora approdato in Forza Italia.
“La condizione di degrado in cui si trova la pista ciclabile di Pantano è un’autentica vergogna che mortifica non solo Benevento, ma l’intera provincia. L’assenza di una manutenzione adeguata e gli interventi eseguiti in modo approssimativo compromettono l’immagine della Città e mettono seriamente a rischio l’incolumità delle persone.
“La situazione attuale – spiega Giorgione- rappresenta un pericolo concreto per la sicurezza dei cittadini, specialmente dei bambini in bicicletta e delle famiglie, e di coloro che utilizzano la pista per correre e praticare attività fisica. Ho potuto constatare personalmente, come dimostrano le foto, che l’asfalto è stato riparato in modo del tutto inadeguato, senza rispettare nemmeno i minimi standard di sicurezza. Questo espone i runner e gli altri utenti della pista a potenziali incidenti e infortuni. È inaccettabile che un’infrastruttura destinata al benessere della cittadinanza sia gestita in maniera così superficiale. Parlo non solo come consigliere comunale di Benevento e vice Segretario di Forza Italia, ma anche come runner che conosce bene l’importanza di avere spazi sicuri e ben curati per praticare sport.
La pista ciclabile di Pantano – aggiunge – fino a qualche anno fa, era molto frequentata e apprezzata dai cittadini e dalle famiglie, rappresentando un vero e proprio fiore all’occhiello che valorizzava l’intera area. Oggi, vederla in queste condizioni è un’indecenza che dimostra l’inefficienza dell’attuale Amministrazione provinciale, guidata da Nino Lombardi. È imbarazzante che nel 2024, in una città che dovrebbe aspirare a standard europei, si debba assistere a una gestione così disastrosa delle infrastrutture.
Questa situazione – conclude Giorgione – è il risultato di una gestione superficiale e irresponsabile di un’intera classe politica, la quale dovrebbe dimostrare lo stesso interesse per la manutenzione delle infrastrutture che dimostra invece nel conferimento degli incarichi”.