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Rosetta De Stasio e le inaugurazioni dell’Amminstrazione: “inutili, si taglia il nastro e poi….si chiude

Rosetta De Stasio e le inaugurazioni dell’Amminstrazione: “inutili, si taglia il nastro e poi….si chiude

7 Agosto 2024 | by Enzo Colarusso
Rosetta De Stasio e le inaugurazioni dell’Amminstrazione: “inutili, si taglia il nastro e poi….si chiude
Politica
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Rosetta De Stasio va all’attacco dell’Amministrazione comunal mastelliana. La consigliera di Prima Benevento critica il sistema delle inaugurazioni e dei tagli di nastro che poi non preludono ad una immediata fruibilità delle opere formalmente consegnate alla città. 

“Quale consigliere comunale del gruppo “Prima Benevento” ho già affrontato il tema delle numerose inaugurazioni in città cui segue la chiusura. Era capitato così con l’Hortus Conclusus (inaugurato dal Ministro della Cultura e poi chiuso per mesi in attesa di organizzare la manutenzione e il servizio di apertura e chiusura), con i giardini di Palazzo Mosti dedicati all’On. Alberto Simeone (inaugurati ma non utilizzati a pieno per mesi a causa del non funzionamento dell’ascensore), il bar Frediani nella Villa Comunale (aperto e chiuso il giorno successivo e tuttora non utilizzabile), il lapidarium all’Arco di Traiano (ancora vuoto e, quindi, inutile), l’Info Point a piazza Pacca, il pattinodromo (sempre chiuso).

E’ capitato così anche per i giardini e il foyer del De Simone, inaugurati durante l’ultima campagna elettorale ed utilizzati esclusivamente per la conferenza stampa della prossima Città Spettacolo, ma perennemente chiusi e non utilizzati dalla cittadinanza.

Ancora una volta mi chiedo che senso ha tutto questo; che senso ha inaugurare, facendo una corsa contro il tempo, per poi chiudere il giorno successivo stante la totale o parziale inutilizzabilità delle opere.

Comprendo l’esigenza di riempire il “carnet” di questa Amministrazione, ma ritengo sia preferibile ristrutturare o rimodernare meno opere, ma restituirle effettivamente alla città.

Il “fumo negli occhi” può essere utile per chi non vive la città e si attiene, in un’eventuale valutazione, a quanto pubblicizzato, ma non per i cittadini che si ritrovano quotidianamente ad affrontare i problemi veri che, nonostante le appariscenti inaugurazioni, persistono ed aumentano.

La crisi idrica, dovuta prevalentemente ad una assurda vetustà degli impianti, la mancanza di parcheggi adeguati, dovuta ad inconcepibili ritardi nell’indire le necessarie gare d’appalto per l’affidamento, la quotidiana chiusura di esercizi commerciali, dovuta alla totale assenza dell’Amministrazione sul tema della enormità delle tasse da pagare e all’inesistenza di incentivi per gli esercenti, la crisi dell’occupazione, soprattutto giovanile, dovuta alla totale assenza di una strategia di sviluppo e crescita.

Ben vengano i corposi contributi, purchè siano utilizzati secondo un progetto complessivo ed armonico di sviluppo della città.

Ben vengano le inaugurazioni, purchè le opere inaugurate siano restituite effettivamente ai cittadini.

Ma la nostra città ha innanzitutto bisogno dell’essenziale che consenta di viverci e di lavorarci, senza essere costretti ad andare via alla ricerca di un…sogno.

Il sogno di un lavoro, di una dignitosa qualità della vita, della sicurezza di ricevere assistenza e cure, di una crescita umana e sociale che ci faccia finalmente sentire protagonisti della nostra epoca.

Solo un sogno? Non lo so, ma ancora non ho smesso di crederci.

Con la competenza, la professionalità, l’onestà e la coerenza si potrà finalmente inaugurare una città a dimensione di futuro.”

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