Ripianamento finanziario dell’intero disavanzo, rilancio del centro storico ripartendo dalla Dogana e centralità degli impianti sportivi con in testa il nuovo stadio e l’ammodernamento del Paladelmauro e della Piscina comunale. E ancora: la valorizzazione dei parchi, il car sharing, bus elettrici e il prolungamento della metro leggera fino ad Atripalda e Mercogliano.
Sostegno alle famiglie, forum dei giovani, più servizi nei quartieri e un patto sociale per i meno abbienti. Ma anche intrattenimento, cultura e formazione con l’incremento del polo universitario. E, infine, inclusione sociale per una città senza disuguaglianze, accogliente e pronta ad integrare immigrati e non solo.
Sono queste le sei direttrici delle linee programmatiche annunciate in Consiglio comunale dal neo sindaco di Avellino, Laura Nargi, che ha ottenuto oltre al voto dei 20 consiglieri che l’hanno sostenuta al primo turno anche quello dei 4 eletti dal “Patto civico” che ha contribuito in maniera determinante alla sua vittoria al ballottaggio contro Antonio Gengaro.
Dunque, a Palazzo di Città ora è ufficiale una maggioranza di 24 componenti, a dispetto di un’opposizione di soli 8 elementi, questi ultimi tutti, naturalmente, contrari alle linee di indirizzo politico definite molto generiche. Prima di trattare l’argomento principale all’ordine del giorno, che ha preceduto l’approvazione degli equilibri di bilancio, il botta e risposta tra Rino Genovese e Antonio Gengaro. Con il leader del “Patto civico” che ha accusato l’avversario politico, ora coordinatore dell’opposizione, di aver apostrofato in malo modo i membri della sua coalizione per l’accordo di programma trovato con la Nargi, e l’esponente dem che ha replicato invitando il giornalista Rai a rivolgersi alla magistratura.
Poi una serie di rilievi di merito sulle linee di indirizzo. Nicola Giordano si è detto in attesa degli atti di programmazione, definendo le direttrici mere enunciazioni generaliste, e di un confronto con l’assessore all’Urbanistica sul Puc. Inoltre, ha investito l’assessore a Patrimonio e Trasparenza, Edoardo Volino, di una serie di questioni come la pubblicazione immediata delle determine e la loro non cancellazione. Attenzione che dovrà avere anche la nuova segretaria generale in pectore, la dottoressa Maria Luisa Dovetto, già designata a sostituire Vincenzo Lissa.
Tra gli altri interventi, poi, quello dello stesso Gengaro che ha definito le linee programmatiche vuote e ha accusato l’alleanza cristallizzatosi con il voto sugli indirizzi di programma di aver vinto le elezioni grazie ai portatori di voto che hanno utilizzato metodi poco ortodossi come “il pacco alimentare e le foto al seggio”.