Le ambiguità del centrodestra beneventano. Nemmeno il governo di destra, con la sua larghissima maggioranza, sembra in grado di vincerne la portata e nemmeno i tavoli che ormai neppure si convocano più danno la sensazione di poter dirimere la questione. A Benevento c’è Mastella e non è un fattore di poco conto perchè il sindaco sa molto bene come fare per evitare un ricompattamento vero che lo escluderebbe dai giochi.
Soffia sul vento dei dissapori, è notoria la sua simpatia politica e umana per Matera, come è notoria l’avversione, più che ricambiata, per Rubano che è l’ostacolo più ostico per lui sulla strada del pieno controllo delle operazioni. E se non si può essere al centro quanto meno si lavora per mettere i bastoni tra le ruote, materia su cui Mastella ha molto da insegnare a chiunque.
Il Viandante sta cercando soluzioni alternative; pranza con Piantedosi, che si dice possa essere da sponda Lega il prossimo candidato per Santa Lucia, non rompe definitivamente con De Luca però e col centrosinistra perchè è bene non sfasciare tutti i ponti dietro di sè, gioca su più tavoli insomma e fin qui niente di nuovo sotto il sole.
Rubano però è inamovibile: con Mastella mai.
Rubano ne ha anche per Matera col quale i rapporti, da sempre, sono pessimi.
Epperò, ad un anno dalle elezioni le alchimie politiche potrebbero anche portare a soluzioni inaspettate. Molto dipende da ciò che di decide a Roma e dal pondus elettorale che Mastella sarà in grado di portare come valore aggiunto in una contesa che spera sia alla pari. Più incerta è e più la sua componente si fa preziosa.