Intorno all’autonomia differenziata che è legge dello Stato si apre il dibattito politico di questa settimana. Il sindaco di Benevento Mastella, da sempre avverso a questa legge, è stato assai perentorio. “Sottoscriverò il referendum per azzerare l’Autonomia differenziata che è una legge sbagliata che accentua i divari tra Mezzogiorno e Nord e finanche tra aree del Meridione”.
Ad avviso di Mastella “è dovere politico e istituzionale sostenere la consultazione contro questa legge divisiva e pasticciata”. Mastella esprime però forti perplessità circa il raggiungimento del quorum “perché le distanze tra il sentire popolare e i temi politici sono direttamente proporzionali ai pericoli di vedere sfumare il quorum, quando il referendum sarà celebrato.”
A favore di un referendum abrogativo della Legge, causa di una inevitabile frammentazione del Paese, è il consigliwere dem Gino Abbate. “Ritengo che l’Autonomia Differenziata sia un progetto scellerato non perché contro il Sud, ma poiché frammenta le grandi politiche pubbliche nazionali indebolendo la loro capacità di costruire un Paese migliore, perché lega i diritti del cittadino ai luoghi dove essi vivono, perché esclude il Parlamento dalle scelte più importanti, oggi, e in futuro.
Ovviamente su posizioni oppopste il centrodestra. “L’autonomia differenziata sarà la salvezza per il Mezzogiorno e per i meridionali contro sprechi, clientele e solite raccomandazioni”, è il pensiero di Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini Premier. Con l’introduzione dell’autonomia tutto ritornerà nei giusti binari, perché non ci dovranno e potranno essere sprechi ma si dovrà badare al buon governo in un rapporto diretto e chiaro con i cittadini-elettori.”
A sostenere la legge a trazione leghista è Fratelli d’Italia. ” L’autonomia differenziata è un’opportunità per le regioni del sud perché consentirà innanzitutto di premiare la classe dirigente più virtuosa, responsabilizzandola”, sostiene il senatore della Fiamma Domenioco Matera, “E’ una sfida che ci sentiamo di accettare, dice Matera perchè il problema è oggi e l’autonomia dobbiamo utilizzarla domani per migliorare la condizione attuale a cui i nostri territori sono stati relegati dalla sinistra e dalla sua politica clientelare.”
