Non poteva tardare ad arrivare la replica del Partito Democratico al comunicato di Noi di Centro, il movimento del sindaco di Benevento Mastella, a proposito della elezione del presidente della Comunità Titerno-Tammaro Pasquale Di Meo. L’onere della replica affidato alla penna, a tratti caustica, del segretario provinciale Giovanni Cacciano che prima di entrare nel vivo della discussione fa un preambolo.
“Benevento in questi giorni è assurta agli onori della cronaca nazionale per due fatti non proprio gradevoli. È la città più cara e più calda d’Italia.
Sullo spaventoso incremento del costo della vita, non posso che condividere le parole allarmate del Gruppo Consiliare del PD unitamente alla richiesta di assumere iniziative ad hoc per monitorare e indagare in maniera incisiva l’inedito e preoccupante fenomeno.
Sulla calura record di questi giorni e i connessi pericolosi effetti per gli esseri umani, mi vedo costretto ad intervenire dopo le confuse dichiarazioni della segretaria di Noi Di Centro, neo nominata al posto del dimissionario Carmine Agostinelli in predicato di passare armi e bagagli con la Meloni.
Due considerazioni preliminari appaiono tuttavia doverose.
La prima riguarda lo stile, la seconda il destino dei Segretari della declinante compagine mastelliana.
A leggere le prime dichiarazioni della Sorrentino, in evidente continuità con le precedenti, è palese che gli avvicendamenti della casa non abbiano coinvolto lo scriba domestico… Circa, invece, il destino dei ‘Segretari Ceppalonici’, non posso esimermi dal chiedere alla Sorrentino se lei stessa stia per approdare in Forza Italia (sarebbe un ritorno a casa), visto che i suoi due predecessori (Luigi Barone e Carmine Agostinelli), nel volgere di qualche settimana, si sono accasati presso la Lega e Fratelli d’Italia.
Con riferimento ai destini delle Comunità Montane, è cosa nota che, dopo la discutibile riforma attuata con la Legge 12 del 2008, questi Enti, privati di gran parte delle loro competenze, siano divenuti delle Assemblee di Sindaci cui spettano in via esclusiva le relazioni e le interlocuzioni per la formazione dei previsti Organi statutari. Pertanto, nessun accordicchio né inciucio, modalità peraltro estranee alla nostra cultura politica.
Finalmente, è il caso di informare la neo insediata segretaria che la linea politica del PD Sannita è stabilita dai Congressi, ovvero discussa e votata nei competenti Organismi. È la bellezza e la fatica della democrazia! Non a caso, nella partecipatissima Assemblea Provinciale dello scorso 15 luglio, è stato ribadito che: «il nostro campo di gioco è il campo largo del centrosinistra. Un campo anzitutto ideale e non episodico, che parte dai 5 Stelle e dalla Federazione Sinistra/Verdi sino ad Azione, Più Europa ed Italia Viva senza dimenticare il fondamentale mondo del Civismo e dell’Associazionismo che sui territori gioca un ruolo fondamentale». Verba volant scripta manent. Qui al Partito Democratico, Noi facciamo così”.