La resa dei conti in casa Noi di Centro prosegue a ritmo serrato e questa volta la scure mastelliana si abbatte addirittura su Carmine Agostinelli che del partito di Mastella era il segretario provinciale. Era perchè da oggi non lo è più. Le sue dimissioni sono state accolte e Marcella Sorrentino è il nuovo segretario provinciale di Noi di Centro mentre Giuseppe Ricci, neosindaco di San Giorgio del Sannio, è presidente del partito. L’uscita di scena di Agostinelli è fatto grav. Divergenza di vedute sulle strategie? Può darsi. Lui però declina in modo diverso le sue motivazioni.
Una svolta che può sembrare inaudita ma che invece restituisce chiaro lo stato di profonda irritazione di Mastella per gli esiti del voto europeo che, come a suo tempo analizzato, non hanno affatto soddisfatto il leader; e neppure la prestazione del partito in città, quei 4800 voti, ben al si sotto delle aspettative della vigilia e con tutto il risiko schierato a sostegno del bunker di Palazzo Mosti.
Le parole di facciata da conferenza stampa lasciano il posto a valutazioni assai diverse e quindi Mastella non perde tempo e “con la necessaria freddezza”, si legge nella nota diramata in mattinata, approfondisce gli esiti delle Elezioni dell’8 e 9 giugno e la conclusione è che occorre cambiare aria in vista delle prossime battaglie elettorali. E hai voglia a dire che Noi di Centro sia l’ago della bilancia “tra gli schieramenti concorrenti di centro-destra e centro-sinistra”, il che piò essere senza dubbio vero laddove la logica del viandante trovi sponde cui attraccare. Che per ora latitano.
Per Mastella “Noi di Centro è l’elemento politico-matematico determinante per sancire i rapporti di forza tra le coalizioni nel Beneventano, anche e soprattutto in vista delle prossime Regionali e forse anche delle Provinciali, sulla base della nuova legge elettorale già pronta in Perlamento, entrambe previste per il 2025. Il governo ha già fatto sapere che voterà un decreto legge che impedirà dilazioni e imporrà il rispetto delle scadenze naturali.
Mastella ha sollecitato la classe dirigente del partito a moltiplicare gli sforzi per rafforzare l’organizzazione e la presenza sul territorio e ammonito tutti che non saranno “mai più tollerati opportunismi a Napoli come a Roma come a Benevento: sarà la condicio sine qua non di ogni dialogo.”
