E’ caduto già nel vuoto l’incitamento a quella unità partitica e politica che dovrebbe animare il centrodestra. Luigi Barone e Luigi Bocchino l’avevano rispolverata durante la conferenza stampa leghista dopo il voto, Fulvio Martusciello e Francesco Rubano l’hanno subito rimessa sotto la polvere nel corso della loro conferenza stampa facendo subito intendere che la leadership per le prossime Regionali spetti a Forza Italia e a Fulvio Martusciello in particolare, forte di un successo elettorale certo che gli è valso la riconferma a Bruxelles.
Vero è che certe alchimie si decidono a Roma ma lo spartito sembra non essere cambiato qui da noi, dalla sequela di tavoli che non hanno prodotto nulla se non risentimenti a iosa e percentuali irrilevanti. Ed anche la battuta al vetriolo di Martusciello su Matera, ebbè, non fa di certo bene alla coalizione che nel Sannio andrà al voto alle provinciali in primavera e non può più permettersi il lusso di fallire.
Senza escludeere che anche Martusciello è stato assai ballerino con Mastella, basti ricordare i rapporti elastici degli ultimi anni prima della rottura definitiva. Chi è senza peccato scagli la prima pietra ma ora il rischio è quello di una nuova debacle e questa volta esiziale. Insomma le fughe in avanti non depongono bene e Matera stesso, presago, lo sottolineò con molta malizia a margine dei festeggiamenti per i 210 anni dell’Arma dei Carabinieri.
Matera deve però decidere cosa fare da grande e deve farlo anche alla svelta. Le ambiguità su Mastella, di cui è amico personale dichiarato, condizionano i rapporti trilaterali coi partners e potrebbero anche irritare Roma posto che sul sindaco di Benevento la chiusura è stata più volte ribadita. E se Fratelli d’Italia è il promo partito in provincia a Benevento invece langue, non ha struttura ed è solo terzo col 16% dei consensi. In definitiva tutto ruota intorno a questi scioglimenti di nodi gordiani incancreniti e al superamento della diffidenza reciproca unico obiettivo se il centrodestra vuole evitare la condanna alla marginalità.