I rumori di fondo delle consultazioni elettorali dello scorso weekend. Come sempre è complicato trovare gli sconfitti, dalle analisi postvoto si cerca sempre di cogliere un motivo di soddisfazione. E così Mastella appare soddisfatto dell’andamento alle urne; non avrà eletto la moglie Sandra, non avrà superato con SUE la barra del 4%, ma qui pesa il tonfo di Renzi, non avrà nemmeno conseguito un grosso risultato in città, nonstante il controllo capillare della gestione politica della stanza dei bottoni del capoluogo.
Sta di fatto che il sindaco, apparso stanco ma rilassato stamani a Palazzo, sta valutando lo scenario politico; non è peregrino pensare che possa essere proprio lui ad occupare la casella di Italia Viva che nel Sannio è scoperta e provare ad entrare nello scacchiere del centrosinistra cercando ancora una volta un posto al sole che per ora appare compliocato. Pondera Mastella, prossimo a volare in India per cortoborare la causa dell’Unesco per l’Appia, quello che si va paventando da mesi e cioè una robusta operazione di ristrutturazione dei settotri amministrativi e burocratici di Via Annunziata. Nel frattempo il vice De Pierro ribadisce la soddisfazione di Noi di Centro del risultato elettorale valutando i numeri
Dagli altri partiti opinioni contrapposte. Il PD è duro nel recitare il de profundiis al mastellismo e un ex di quella galassia Gino Abbate è dell’avviso che la catabasi mastelliana sia nei fatti