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Elezioni, come si vota e come si viene eletti: il vademecum

Elezioni, come si vota e come si viene eletti: il vademecum

7 Giugno 2024 | by redazione Labtv
Elezioni, come si vota e come si viene eletti: il vademecum
Politica
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Si potrebbe definire “election weekend”. Come è ormai noto, infatti, domani e domenica i cittadini sono chiamati alle urne per eleggere i rappresentanti italiani al parlamento europeo e per il rinnovo dei consigli comunali. Domani urne aperte dalle 15 alle 23, domenica dalle 7 alle 23. Si vota di sabato perchè la finestra decisa a livello europeo per le elezioni va dal 6 al 9 giugno. Possono votare, muniti di tessera elettorale e documento di riconoscimento tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro domenica.

Il sistema elettorale  è diverso tra amministrative ed europee. Per quanto concerne quest’ultime si può tracciare una x sul contrassegno della  lista o nel rettangolo, scrivendo nome e cognome del candidato o anche solo il cognome.

Si possono esprimere al massimo 3 preferenze per candidati  (non è ammesso il voto disgiunto). Se si esprime più di una preferenza devono essere candidati di sesso diverso: un uomo e una donna o viceversa in caso di due preferenze, due donne un uomo o viceversa se le preferenze sono tre.

Lo scrutinio inizierà domenica, subito dopo la chiusura dei seggi. Ai fini dell’elezione le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale. La legge elettorale è proporzionale: i 76 seggi su tutto il territorio italiano sono assegnati ai partiti che hanno superato la soglia di sbarramento in modo proporzionale al numero dei voti che hanno preso. L’assegnazione dei seggi si sviluppa in due fasi: nella prima fase si calcola il numero di seggi che spettano a livello nazionale alle liste; nella seconda fase si calcola il numero di seggi ottenuti da ciascuna lista in ognuna delle cinque circoscrizioni.

Per quanto concerne le amministrative il sistema varia in base alla popolazione legale residente nel Comune. Dove ci sono più di 15mila abitanti ci sono tre opzioni: si può tracciare un segno sul simbolo di una lista con la preferenza che andrà sia alla lista che al candidato sindaco collegato, si può anche mettere un segno sul nome del candidato sindaco e, infine, è possibile il voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata. Accanto al simbolo della lista si possono indicare anche una o due preferenze, rispettando l’alternanza di genere.

Lo scrutinio per le amministrative inizierà lunedi alle 14:00 e nei comuni oltre i 15mila abitanti viene eletto il candidato che ottiene il 50% + 1 delle preferenze. In mancanza della maggioranza assoluta è previsto il ballottaggio dopo due settimane fra i due aspiranti sindaci che hanno preso più voti.

Nei Comuni con meno di 15mila abitanti vince chi che prende più voti al primo turno, a prescindere dalla percentuale. In presenza di un solo candidato costui viene eletto solo se almeno il 40% della popolazione ha votato e lui o lei ha ottenuto almeno la metà dei voti validi. Dal 2024 i sindaci dei centri con meno di 15mila abitanti possono essere rieletti per un terzo mandato mentre quelli dei Comuni con meno di 5mila abitanti non hanno più limiti di mandati.

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