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Elezioni Avellino| Slogan, progetti e attacchi agli avversari: ultime scintille tra i 7 aspiranti sindaco

Elezioni Avellino| Slogan, progetti e attacchi agli avversari: ultime scintille tra i 7 aspiranti sindaco

7 Giugno 2024 | by Redazione Av
Elezioni Avellino| Slogan, progetti e attacchi agli avversari: ultime scintille tra i 7 aspiranti sindaco
Politica
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Ad Avellino termina una campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale che ha vissuto, solo a fasi alterne, momenti di scontro e polemiche. Risultando piuttosto piatta e poco interessante. Sette i candidati a primo cittadino, come nel 2019, e 16 liste di supporto, nell’unico capoluogo di provincia della Campania al voto.

Un appuntamento che arriva mentre un’inchiesta della Procura sta facendo luce sull’attività dell’amministrazione uscente commissariata nella sua parte finale del mandato dopo le dimissioni dell’ex fascia tricolore, Gianluca Festa, dal 18 aprile agli arresti domiciliari con le accuse di falso, turbativa degli appalti e associazione a delinquere. L’inchiesta riguarda diversi indagati tra i quali la stessa ex vice, Laura Nargi, ora candidata a primo cittadino per portare avanti il progetto della maggioranza uscente.

Da ieri, intanto, via ai comizi pubblici di chiusura della campagna elettorale. I messaggi veicolati dai singoli candidati ricalcano quanto detto e fatto in queste quattro settimane di incontri e confronti. Gennaro Romei, dell’Udc, che ha chiuso a piazza Biagio Agnes, attacca il cosiddetto “indistinto civico” e predica trasparenza e moralità rispetto a quanto emerso da ordinanze e provvedimenti, ormai pubblici, relativi alle indagini che hanno provocato un terremoto giudiziaria a Piazza del Popolo.

Dopo di lui, nella stessa location, Rino Genovese, alla guida del Patto Civico per Avellino che raccoglie 5 liste, ha parlato di “Rinascimento Avellino” e dice: “Gengaro pseudo-politico in naftalina, Nargi indagata e FdI senza idee. I miei 150 candidati sono l’esercito della salvezza di questa città”.

Proprio Laura Nargi ha chiuso la campagna elettorale all’Hotel De la Ville, sala congressi gremita e video di Festa acclamato dai presenti. “Intorno a me solo cattiverie – afferma – nei primi 100 giorni un nuovo Forum dei Giovani. Il nostro è l’unico programma reale e per questo siamo certi che i cittadini ci ripagheranno”.

Gli altri chiuderanno questa sera. In Piazza Agnes anche Antonio Gengaro. Il messaggio che ha contraddistinto la campagna elettorale è quello della legalità e della politica come base di un’amministrazione che deve avere delle certezze. Del resto tutto il percorso è stato caratterizzato dall’arrivo in città di politici e parlamentari del campo largo, per la verità non molto edotti sulla situazione nel capoluogo. Con lui, oltre al Pd, il M5S, Sinistra Italiana, SiPuò, Avellino Progetto Partecipato e Controvento. Stessa location per Modestino Iandoli, a ruota, in campo per FdI, che ha sempre confermato l’impegno identitario della sua lista, “unica rappresentante vera del centrodestra che si contrappone al civismo di avversari sostenuti da altri partiti alleati”.

Infine, l’impegno per creare delle municipalità per i quartieri più popolosi come Bellizzi e il risanamento dei conti comunali è il leit motiv di Vittorio Boccieri e del suo Progetto Avellino Futura. Mentre Aldo D’Andrea, in campo con Unità popolare per Avellino, immagina una città senza amianto e palazzi decorosi al posto dei vecchi prefabbricati post terremoto. Anche loro sono attesi in queste ore dai comizi finali.

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