“Sento molto parlare in questa campagna elettorale di difesa dell’ambiente, anche da chi, prima o dopo, al governo di questa città c’è stato ma, evidentemente, su questo tema non ha fatto nulla di concreto. Noi di “Patto Civico per Avellino” abbiamo l’ambizione di creare le condizioni per una reale svolta rispetto alla qualità dell’aria, all’inquinamento in generale e alla tutela del nostro ecosistema. Un cambio di paradigma per porre le basi di una vera città green. Nel nostro programma, che abbiamo appurato avere molti punti di contatto con il vademecum di Legambiente, “Traccia”, ora del tutto incluso nel piano, c’è la risposta a una serie di problematiche con la pianificazione di una Mobilità Sostenibile e una serie di accorgimenti per la riduzione del traffico”. Così il candidato a sindaco del “Patto Civico per Avellino”, Rino Genovese, che interviene sull’argomento e chiarisce il suo punto di vista.
“Uno degli aspetti più importanti di cui un’amministrazione comunale deve tener conto – continua Genovese è senza dubbio la salvaguardia dell’ambiente. La transizione ecologica, però, non è un concetto astratto, ma un sistema di azioni e comportamenti da praticare. Lo sviluppo stesso del capoluogo è strettamente legato ad un serio cambiamento nelle politiche ambientali. Ma non si può parlare di Ambiente tematizzandolo in un ambito ristretto. Per costruire in concreto una città green occorre innanzitutto trasformarne la gestione degli spazi, disegnare un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, creare nuovi parcheggi e rivedere i tempi di tutte le attività, per comparto, affinché non ci siano più flussi veicolari sovradimensionati per la rete viaria nelle cosiddette ore di punta”.
“Per questo bisogna partire da un’armonizzazione dell’avvio delle attività di scuole, uffici pubblici e negozi. No a sovrapposizioni inutili ma alla giusta ed equilibrata erogazione di servizi per chi si muove in una determinata fascia oraria. Immaginare di decentrare alcuni uffici, inoltre, come il Tribunale, non per una mera questione urbanistica ma funzionale, e realizzare parcheggi a ridosso del centro con navette, agili, come i nuovi bus Air elettrici o a metano. Rendere possibile, poi, con piste ciclabili vere e non tracciati senza criteri di sicurezza, l’utilizzo della bicicletta. E ancora apportare gli aggiustamenti che si rendono necessari per il piano traffico”.
“Tutto ciò in una città la cui logica di urbanizzazione va rivista profondamente nell’ottica di realizzare collegamenti tra ville, parchi e giardini attrezzati e i vari quartieri. Dove queste strutture siano gestite con il supporto della comunità realizzando “patti di collaborazione green”, “orti urbani”, “aree dedicate per i nostri amici a quattrozampe”. Non intendiamo snaturare quella che è la vocazione di Avellino piegandola al raggiungimento di altri obiettivi, come è stato fatto finora. L’identità della città, la sua concezione, la sua vivibilità sono, per noi, il vero biglietto da visita per chi viene da fuori. Dunque, via a progetti di riqualificazione in tutti i rioni, bonifica dall’amianto dell’ex Isochimica e abbattimento dei prefabbricati che ancora lo contengono, da sostituire con edifici nuovi la cui realizzazione andrà seguita passo passo, perché l’edilizia popolare non deve essere un recinto per le famiglie meno abbienti. Utilizzo del tunnel, ormai terminato ma non si sa perché ancora chiuso, e dismissione di quello sconcio chiamato metropolitana leggera, appena i vincoli temporali legati ai finanziamenti europei ricevuti dal Comune cesseranno”.
“Ecco, in sintesi, come immagino l’Avellino del futuro – conclude Genovese – progettata e realizzata per i suoi cittadini e non per altri scopi reconditi. Il nostro piano di governo è un patto con gli avellinesi, un patto con noi stessi, per dare ai nostri figli la possibilità di essere protagonisti in una città che ne appaghi pienamente le ambizioni e offra soddisfacenti standard di vivibilità”.