Prosegue il clima da lunghi coltelli che contraddistingue questa stagione politica della maggioranza mastelliana. E che il sindaco, spasmodicamente impegnato in questa campagna elettorale, stia a tratti anche disperatamente tentando di mettere la sordina a tutta una serie di nervosismi che si stanno registrando nella sua poco allegra brigata è cosa palese; meno palese è lo sforzo che vi profonda per evitare che i veleni finiscano per ostacolare il già improbo compito che lo sta impegnando nonostante l’ottimismo anche giustificato della moglie Sandra.
E allora smorza i bagliori attorno alle controversie legate al comando della Municipale tributando il suo personale sostegno a Pugliese ma non fa a tempo a mettere una pezza che subito si apre un fronte ulteriore. Questa volta arriva dal cuore del suo establishment. Si tratta di una nota riservata fatta pervenire alle presidenze delle commissioni consiliari da parte del Presidente del Consiglio comunale Parente in concerto con il Segretario Generale Feola in base alla quale si procederà con verifiche a campioni dei verbali delle Commissioni Consiliari.
Nella nota si articola questa decisione con la motivazione di garantire “una corretta e trasparente gestione delle Commissioni consiliari permanenti” con il Segretario Generale che “con separata nota provvederà a comunicare le indicazioni metodologiche sul controllo da svolgere e a richiedere gli atti da esaminare.”
Una bella botta, non c’è che dire, che è sembrata una reazione a qualche apprezzamento non proprio garbato di qualche membro della maggioranza all’indomani dei casi dei doppi pareri dei revisori sull’adesione di Sannio Acque ad Eic e in ultimo quello degli emendamenti mancanti nell’accordo di programma sul campo da golf.
A farsi interprete dello sdegno di molti presidenti di commissione è stato Antonio Picariello, responsabile della commissione Patrimonio, che senza mezzi termini ha messo mano alla penna e redatto una replica assai dura.
Ha definito l’iniziativa “offensiva per il decoro e il prestigio dei presidenti di commissione e per i consiglieri tutti, vuoi di maggioranza che di opposizione, e rappresenta un modo di procedere ingiustificato e un grave errore politico dettato dalla volontà di appiattirsi sulle posizioni di taluni mezzi di informazione che da qualche tempo hanno preso di mira i consiglieri comunali con l’obiettivo di svilirne il ruolo”. Picariello allude alla faccenda degli appannaggi di commissione e fa discendere da quella la temerarietà della suddetta riservata.
Si dice sorpreso e chi ne interpreta come lui lo sdegno, della condotta “inaudita altera parte” di presidente del Consiglio e Segretario Generale e chiede l’immediato ritiro della nota “senza frapporre indugio”.
Insomma, mentre Mastella duella a distanza con Salvini e Calenda, in un gioco di schermaglie che lo attrae incommensurabilmente di più delle disfide autoctone perchè gli da l’ebbrezza di competere nell’ambito che ritiene suo naturale, i suoi si dichiarano guerra e lo fanno “fere cotidie”. L’impressione che se ne trae è che sarà un giugno torrido e non solo per la bolla africana in arrivo.