Controllo delle istituzioni e coinvolgimento nelle campagna elettorali. I casi si moltiplicano a dismisura e chi gestisce il potere è sempre più disinvolto nel trasformare le sedi istituzionali in veri e propri comitati elettorali che per loro stessa natura dovrebbero essere allocati altrove.
Accade anche a Benevento, inutile girarci attorno, è parte di un malvezzo italico dimentico di ogni regola etica e che porta a manifestazioni di irritualità istituzionale che diventano sempre più difficili da arginare. Mettiamo il caso dei ministri, che baipassano bellamente la Prefettura, il Palazzo del Governo, luogo dove dovrebbero transitare quando lontano dalle sedi romane arrivano in provincia. E invece se ne vanno ospiti delle imprese, siano esse pastifici, cantine, fabbriche dolciarie, addirittura aziende di energia alternativa in un crescendo rossiniano di sgrammaticatura della forma che è pure sostanza.
E’ un andazzo francamente inaccettabile che svilisce il ruolo delle prefetture e anche dei prefetti, molto spesso costretti a spostarsi armi e bagagli per ricevere gli illustri ospiti lontano dal palazzo, giallo se prendiamo ad esempio il nostro, che si vede bene da ogni angolo della città di Benevento ma sembra una sorta di monade avulsa dal contesto generale.
Tornando a bomba, che i partiti o le grandi personalità eleggano i palazzi delle istituzioni che governano a loro giardino di casa non è affatto una novità. Si assiste al poco edificante spettacolo dell’andirivieni quasi inesauribile di questuanti, clientes speranzosi in qualche miracolo occupazionale, armati di fac simile da smerciare al primo cui si capita a tiro. Abbiamo finito per non farci più caso e questo è uno dei mali della contingenza attuale.
Ma su questa problematica si basa anche la lotta politica. La Lega accusa, in base a voci, i Mastella di volere fare campagna elettorale presso gli uffici EAV di Benevento dove dovrebbe transitare la candidata Sandra Mastella.
“Se ciò fosse vero si tratterebbe di un episodio gravissimo per l’utilizzo improprio di uffici pubblici e saremmo costretti a inoltrare un esposto alle autorità competenti”, recita una nota del Carroccio.
“Tutto il personale tecnico ed amministrativo dell’Ente Autonomo Volturno, che rappresenta il trasporto pubblico campano, deve rispettare il divieto di fare campagna elettorale verbale o attraverso la distribuzione di volantini e fac-simile all’interno delle pertinenze degli uffici pubblici ed è tenuto ad astenersi, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, da qualsiasi propaganda elettorale e/o comunicazione politica
Chiediamo con urgenza al Presidente Umberto De Gregorio di intervenire e controllare la veridicità o meno della notizia e bloccare immediatamente ogni iniziativa di uso improprio della società pubblica EAV di cui è a capo”.
Immediata la replica della Mastella. “Dalla Lega insinuazioni malevole sintomo che sono alla frutta. Se il loro segretario provinciale (Bocchino ndr) per ritagliarsi un pò di spazio si affida alle allusioni, alle cattiverie e allo spargimento preventivo di veleni significa anzitutto che sono a corto di argomenti e che l’unico modo per esistere resta per loro attaccare Sandra Mastella o Clemente Mastella. Che tristezza!
Quanto al merito, la faccenda non esiste. Conosco bene le norme, compresa quella richiamata dai leghisti. Tanto che è stata evitata, e così sarà fino alla fine della campagna elettorale, ogni tipo di commistione tra le attività istituzionali e la campagna elettorale. Non ho partecipato, sebbene ciò non fosse vietato, nemmeno a importanti, recenti eventi istituzionali in città. In agenda non ho mai avuto nessun incontro all’Eav, nè avrei mai potuto averli. La mia agenda è pubblica, consultabile, pubblicizzata. La Lega a Benevento ormai è ridotta alla insinuazione maligna: è tutto dire”, conclude Sandra Mastella.