“A Benevento sto benissimo, è una città che amo.” Potrebbe sembrare una parafrasi, lo disse Berlusconi a proposito dell’Italia quando entrò in politica, e invece no. Lo sostiene il comandante della Polizia Municipale di Benevento Pasquale Pugliese alla domanda se sia vera la voce che lo vorrebbe già in lista di sbarco a quattro mesi scarsi dal suo insediamento.
Pugliese arrivò caldeggiato dal vicesindaco De Pierro e dallo stesso Feola, con la benedizione di Gennaro Santamaria ovviamente e con l’assenso anche dell’ex comandante Bosco, tutto teso ad impedire che il suo vice Belmonte fosse comandante anche se solo per un giorno. Ora però paga un certo dinamismo che dalle parti di Palazzo Mosti è giudicato esagerato. I sequestri con tanto di sigilli a cantieri edili e per di più con estrema dovizia di particolari forniti alla stampa non sono piaciuti affatto a Via Annunziata ma anche le continue richieste di Feola di ampliare il numero dei vigli in strada hanno contribuito ad esacerbare i rapporti perchè Pugliese ha fatto più volte presente che occorre potenziare il numero.
Tira una brutta aria, insomma, e anche la gara d’appalto per i parcheggi non aiuta a stemperare il clima teso. Il Comandante asserisce di non avere alcuna competenza in materia e di non essere stato nemmeno coinvolto e se si vuole un parere tecnico non c’è altro modo che porgli quesiti.
Un modo come un altro per lamentare una certa operazione ad excludendum che potrebbe anche condurre a conseguenze davvero clamorose. Nelle menti raffinatissime delle teste d’uovo di Palazzo Mosti frullano parecchie idee se Pugliese se ne dovesse andare. Richiamare dalle ferie forzate Belmonte, scusarsi con lui per la storiaccia della bombola d’ossigeno, un vero sfregio, e proporgli una reintegrazione come numero uno ad interim prima di scegliersi un altro comandante. C’è solo da chiedersi il motivo per il quale Belmonte, dopo tutto quello che gli hanno fatto, dovrebbe togliere loro le castagne dal fuoco…
Un’altra ipotesi che pare si stia prendendo in esame è altrettanto inopinata. Fioravante Bosco che tornerebbe anche gratis per traghettare il Corpo. Lui è possibilista, d’altra parte però non farebbe mai uno sgarbo al suo successore col quale, dice, i rapporti sono eccellenti ma in questo caso stiamo parlando di dimissioni di Pugliese o di rimozione e allora le cose cambiano.
E se a chiedergli il ritorno sarà il sindaco in persona Bosco direbbe di si e di più se sarà Gennaro Santamaria, il nuovo “Basilisco Maior” della Burocrazia di Palazzo, quello che Fiore ritiene essere stato alla base del suo allontanamento dal Lazzaretto. E tuttavia, il sindaco non ha alcuna intenzione di forzare la mano, per ora. Certo che taluni atteggiamenti un po troppo autonomi non gli fanno affatto piacere ma una crisi al Lazzaretto, in piena campagna elettorale, è l’ultima cosa che desidera Mastella. Ragione per cui se ne parlerà a urne chiuse, a giugno, ma i mugugni, quelli, restano a covare sotto la cenere.