Matteo Renzi l’apripista. Il leader di Italia Viva arriva a Benevento per supportare la candidatura di Sandra Mastella apparsa, dal canto suo, in grande spolvero nel giorno del rendez-vous. Il Toscano è candidato e questo farebbe pensare ad un drenaggio di voti per i Mastella che, al di là dell’elezione in se, hanno l’esigenza di riaffermare la loro supremazia alla fine di un periodo di certo non brillante.
Due anni difficili, le Politiche di due anni fa che rappresentano una pagina da dimenticare, gli addii eccellenti, il ritorno dei partiti, la condizione di isolamento da cui cercano affannosamente di uscire con l’unica roccaforte rimasta che è Palazzo Mosti. Renzi è il possibile toccasana, dal momento in cui avrebbe garantito a Clemente Mastella che sceglierà di non farsi eleggere a sud lasciando Sandra in condizioni di potersi giocare le sue carte fino in fondo.
L’avversario vero, allora, è Nicola Caputo che Renzi guarda con assoluta diffidenza e che pur godendo del bacino di voti del mondo agricolo non godrà delle preferenze, per esempio, dei Cesaro di Sant’Antimo che pare approggeranno Caterina Miraglia. Caputo agisce da solista, sfrutta la gestione del potere derivante dalla sua carica e diventa quindi l’interlocutore antagonista principe dei Mastella.
Fuor di metafora, la corsa di Sandra Mastella resta complicatissima ma l’obiettivo di tenere il campo ed anche invertire la rotta delle ultime apparizioni elettorali è possibile ora che Renzi non è più inteso come un avversario ma come un vero alleato.