Alla Giustino Fortunato Fratelli, sede ormai eletta a rango di luogo della politica, sabato scorso la Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia con la presenza del viceministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli. Con lui lo stato maggiore sannita capitanato da Domenico Matera. Le elezioni europee, ovviamente il motivo principale del rendez-vous e il tema è stato come il partito si stia preparando a questa competizione.
In assenza di candidati diretti la reunion, con grande presenza di pubblico, come si conviene al partito di maggioranza relativa, i temi affrontati sono stati di carattere più generale; l’irrobustimento del partito sul territorio, i prossimi grandi appuntamenti, Provinciali e Regionali su tutti, il ruolo del partito nel contesto sannita, il rapporto con le altre compagini del centrodestra che rimane in una fase di profonda ambiguità e che la lista unitaria alle ultime Provinciali non ha per nulla dissipato.
I tre partiti non sembrano ancora avere una sintonia comune e veleggiano ognuno per conto proprio. E’ il vizio di fondo di un centrodestra sannita in cerca di coesione e che neppure il primato nazionale riesce a garantire. Il dualismo Matera-Rubano condiziona poi la tensione alla unità di intenti che poi si dovrebbe sostanziare in una proposta che sia alternativa al mastellismo e al centrosinistra.
Matera punta all’allargamento del partito e forse a calamitare qualche vecchio amico di An perdutosi tra le lande ceppaloniche, tra il pubblico s’è rivisto anche Nicola Boccalone, fresco fresco di nomina quale componente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Asl, che forse incuriosito dalla cosa era lì, confuso tra i tanti che affollavano l’aula magna.
Un attacco di nostalgia di Nicola oppure un ritorno a Canossa, chissà, pensando anche ad una velleità sindacale quando sarà? E’ presto per dirlo, oppure no? Sarà il tempo a svelarcelo. Nel frattempo Matera,che di Mastella parla poco e bene, si concentra sulle Regionali e come dargli torto. Getta lì un’idea, che è quella di candidare lo stesso Cirielli l’anno prossimo per Santa Lucia e mettere fine alla “tirannia” di De Luca e per imbastire finalmente un dialogo finalmente proficuo con Napoli su materie come sanità, sviluppo, occupazione, aree interne.