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Caso Sauchella, Rubano: “atto politico vandalico” ma attacca anche Barone. Up and down mastellista

Caso Sauchella, Rubano: “atto politico vandalico” ma attacca anche Barone. Up and down mastellista

18 Maggio 2024 | by Enzo Colarusso
Caso Sauchella, Rubano: “atto politico vandalico” ma attacca anche Barone. Up and down mastellista
Politica
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“Quello fatto a Sauchella è un atto politico vandalico che non mi stupisce e neppure mi meraviglia è l’uso del potere da parte dei mastelliani, è l’occupazione manu militari delle istituzioni.” E’ il giudizio pesantissimo espresso dall’On Rubano a proposito della rimozione di Giuseppe Sauchella dal ruolo di Amministratore Unico di  Sannio Europa avvenuta ieri mattina a margine dell’approvazione del Consuntivo della partecipata. Rubano è tagliente nei confronti del mastellismo che a suo avviso ha mostrato la faccia più truce della sua “realpolitik” ma non è meno caustico con Luigi Barone che pure s’è espresso in termini durissimi in riferimento a questa vicenda.

“Con la stessa onestà intellettuale bisogna dire che alla maniera di Sauchella erano stati trattati sia Nascenzio Iannace e sia Maddalena Giordano e Barone non obiettò nulla in quella occasione e pure ci troviamo nella stessa identica situazione.” E tuttavia, il caso Sauchella non appare derubricabile ad una semplice questione di spoil sistem; esso è riconducibile ad uno stato di tensione altissimo all’interno della compagine mastelliana, e che Mastella stempera con un salomonico cambio della guardia dettato da “magnifiche sorti e progressive” che si attendono dal nuovo management. In realtà crediamo che la questione sia parecchio più complessa e che si basi probabilmente su due due punti essenziali.

Il primo è abbastanza chiaro. Essere Democratici non poteva più tollerare che il proprio leader fosse fuori dai giochi. Il Raffaele Del Vecchio fluttuante tra la Rocca e Palazzo Mosti in attesa di ottenere quanto inequivocabilmente gli spettasse e in rapporto al contributo dato due anni fa alla causa, andava ossequiato senza ulteriore indugio. Non possiamo di certo affermare che sia stato messo in dubbio il contributo elettorale prossimo ma il sospetto di possibili ripercussioni, ebbè, non può essere ritenuto peregrino.

Il secondo punto è costituito dalla disgregazione dell’asse Sauchella-Di Maria. L’accantonamento del torrecusano, capace di bypassare indenne ben tre presidenti da quel 2 febbraio del 2018 quando si insediò per la prima volta, stabilisce l’ingresso nel cono d’ombra dell’ex presidente della Provincia, una diminutio oggettiva. Che paghi l’adesione del suo sindaco santacrocese a Forza Italia? Probabile. L’avvicendamento, in pieno sforzo elettorale, ha molteplici matrici ma tutte si riconducono in un unico intento. Serrare i ranghi, evitare situazioni di rischio. Ora Del Vecchio è più rilassato e potrà tornare al rango che gli compete. Di Maria deve riflettere e deve farlo pure alla svelta.

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