Lunedi 20 maggio tornerà a riunirsi il Consiglio comunale di Benevento e l’argomento principe che sarà trattato nell’ordine del giorno è rappresentato dal Campo da Golf. Lo ha deciso la conferenza dei capogruppo riunita a Palazzo Mosti dal Presidente del Consiglio comunale Renato Parente.
Un iter tortuoso che lunedi riapproda in aula dopo la firma a Palazzo Mosti dell’accordo di programma sulla dichiarazione di coerenza al Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento provinciale, tra il sindaco Mastella e l’amministratore di Antum Immobiliare spa, Flavian Basile. L’accordo prevede la realizzazione dell’impianto entro il termine di 48 mesi dalla pubblicazione del documento sul Bollettino ufficiale della Regione Campania.
E tuttavia la riunione ha avuto anche un altro argomento di discussione, fuori però dai lavori di sessione. La vicenda del doppio parere dei Revisori dei Conti sulla delibera 67 di adesione di Sannio Acque a Eic e che ha di molto surriscaldato gli animi dopo la denuncia della minoranza nella ormai nota conferenza stampa di lunedi scorso. Un fatto che smuove i piani altissimi di Palazzo Mosti perchè la eco ha assunto dimensioni ragguardevoli.
Rumors di palazzo raccontano di contrapposizioni fortissime tra lo stesso Parente e il segretario Feola e tra Parente e il presidente del Collegio Serpico con l’intero Collegio dei Revisori apparso assai seccato dalla fuga di notizie in riferimento alla informativa riservata di Feola, ribadita nell’intervista rilasciata alla nostra emittente nel tg di ieri, molto critica nei confronti dei tre componenti anche perchè divenuta di dominio pubblico.
Una pagina di cronaca politica ed amministrativa cittadina che non ha ancora chiarito per intero la propria dinamica, le ragioni che hanno indotto ad una ulteriore virata del Collegio, a Consiglio dell’8 in corso d’opera, “inaudita altera parte” il presidente del Consiglio Parente preso alla sprovvista e con lui l’intera maggioranza consliare.
Uno smacco certamente politico ma che inerisce anche le normali relazioni interpersonali, che intacca il rapporto di fiducia che lega i consiglieri mastelliani e il vertice politico del mastellismo in sè ed è proprio su quest’ultimo che si registra la fortissima irritazione di Parente. Quali potranno essere le conseguenze? Impossibile prevederlo anche se non è escluso qualche passo indietro, volontario oppure indotto, da parte dei protagonisti di questa storia fatta di molte ombre e poche certezze, un epilogo che non sarebbe affatto peregrino ipotizzare.