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Lapidarium danneggiato, il PD: culpa in vigilando ma atto grave di inciviltà

Lapidarium danneggiato, il PD: culpa in vigilando ma atto grave di inciviltà

4 Maggio 2024 | by Enzo Colarusso
Lapidarium danneggiato, il PD: culpa in vigilando ma atto grave di inciviltà
Politica
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Fino ad ora aveva resistito ma adesso anche lui finisce vittima della mano scellerata dell’ultimo demente di turno che in assenza di cose migliori da fare se l’è presa con il lapidarium spaccando le apparecchiature a ricarica solare della mappa interattiva. Questo gesto, che segue la falsariga dei danneggiamenti apportati alle panchine tecnologiche di Piazza Roma, come se desse fastidio proprio quel tipo di cose, un demente poco si premura di stabilire se abbia un senso oppure no, se arreca un danno che esigerà ulteriore esborso di denaro per un manufatto che può piacere o non piacere ma c’è, è li, e ci rimarrà a lungo. A lui, al suddetto, poco importa; ha dato seguito alla sua imbecillità e tanto basta. Danneggiarlo restituisce l’esatta dimensione della demenza di chi ne è stato responsabile.

Detto questo, dal PD arriva la reprimenda. Siamo alle solite. Il Lapidarium, posto accanto al Monumento Simbolo di Benevento è stato vandalizzato. Uno schema purtroppo ricorrente nelle dinamiche cittadine: si installa un’ opera, una suppellettile, un decoro e bastano pochi giorni o in alcuni casi poche ore per vederla vandalizzata. E in questo caso si colpisce un’ opera per cui, ricordiamo, era stato annunciato pure un sofisticato programma di sorveglianza a prova di professionisti del crimine, e poi bastano semplici vandali, probabilmente ragazzini, per arrecare danno”. Lo scrive in una nota la capopgruppo del PD in Consiglio comunale Floriana Fioretti.

“Non solo non c’è il sofisticato sistema di sorveglianza, ma da quanto sembra non funzionano neppure le telecamere in zona.
Eppure proprio l’ opposizione negli incontri in commissione ha spesso sollecitato l’ amministrazione a provvedere efficacemente per la sorveglianza e la vigilanza di queste opere, evidentemente in maniera vana.

Al netto di ciò tuttavia, e della doverosa repressione che deve essere fatta di gesti che non possono essere derubricati a ragazzate, sarebbe opportuno anche sensibilizzare i nostri ragazzi alla bellezza della nostra città. Educarli, magari in un dialogo con gli istituti scolastici, al rispetto e all’ importanza dei nostri monumenti: bisognerebbe pensare anche a questo, viste le evidenze, e non solo a spendere frettolosamente finanziamenti per opere discutibili o incomplete.”

 

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