Il Consiglio Provinciale di Benevento, convocato dal Presidente Nino Lombardi presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori, per la prima lettura del Rendiconto per l’esercizio finanziario 2023, dopo aver dato il via libera a questo argomento, ha esaminato e approvato anche altri argomenti di rilevante interesse pubblico.
Presenti i Consiglieri Agostinelli, Capuano, Ciervo Fuschini, Iachetta, Iannace, Panunzio e Ruggiero, la seduta è cominciata con la “Lettura ed approvazione Verbali della seduta precedente del 21.03.2024 (dal n. 2 al n. 13)”, approvata all’unanimità. Si è poi passati al “Rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 con relativi allegati e atti connessi e collegati. Adozione ex art. 1, comma 55, Legge 56/2014”.
Ha relazionato, su invito del Presidente Lombardi, l’avv. Nicola Boccalone, Dirigente del Settore Amministrativo – Finanziario, che ha richiamato le discussioni già svoltesi nei giorni scorsi in sede di Commissioni consiliari e di Conferenza dei Capigruppo. Il conto consuntivo registra un avanzo con 35 milioni di Euro, un risultato acclarato dalla gestione dei residui effettuata regolarmente, ha dichiarato Boccalone, con particolare riferimento ai residui passivi.
Le Entrate accertate sono state pari a Euro 6 milioni, tutte incassate; per quanto riguarda invece la Tefa, la tassazione dei servizi ambientali, si è registra un mancato recupero dei crediti dovuto al fatto che numerosi Comuni non hanno la capacità di onorare il debito accumulato con la Provincia a causa delle procedure di dissesto finanziario che li riguardano: su 5.581.000 di Euro di credito ad oggi è stato incassato il 20% del totale, ma nessuna somma è prescritta: in particolare il Comune di Benevento è il maggiore debitore nei confronti della Provincia. La spesa per il personale dipendente dell’Ente rientra nei limiti della legge di riferimento.
La capacità di indebitamento è pari ad Euro 1.400.000. Per quanto riguarda dal PNRR tutti i provvedimenti e i dati maturati al 31.12.2023 sono stati regolarmente registrati. Boccalone ha evidenziato che risulta quindi dalla valutazione del Collegio dei Revisori che la capacità di riscossione dell’Ente sia una delle due criticità riscontrate, ma questo deriva dalle ragioni ben note delle criticità di cassa soprattutto dei Comuni debitori.
Il Consigliere Fuschini, nel prendere la parola, ha contestato che il Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia abbia evidenziato come sui crediti di dubbia esigibilità non sia stata completamente riportata la descrizione analitica rispetto a tutti i debiti iscritti. Ha annunciato il voto contrario.
Il Consigliere Ruggiero ha affermato che effettivamente l’Ente non appare in grado di recuperare circa un terzo dei debiti complessivamente a lui riconosciuti: si tratta di somme rilevanti ed in particolare sono rilevanti quelle che il Comune di Benevento deve alla Provincia in materia di Tefa. Anche la capacità di indebitamento della Provincia per nuovi investimenti appare pregiudicata dalla incapacità di spesa di fondi assegnati. Ha preannunciato il voto contrario.
Ai rilievi ha risposto ancora l’avv. Boccalone. Questi, ricordato che il Collegio dei Revisori dei Conti abbia espresso un parere positivo sostanzialmente sul Rendiconto finanziario 2023, ha poi osservato come nel corso dei recenti Seminari di formazione promossi dall’Ente, il Rendiconto 2023, sia stato portato all’attenzione anche al Consulente del Ministero e dell’Upi prof. Delfino che ha dato anch’egli un giudizio sostanzialmente positivo sul documento, affermando che si tratta come di una ecografia di “una donna gravida” in quanto registra una condizione che è capace di dare buoni frutti.
Il Collegio dei Revisori dell’Ente ha quindi spiegato Boccalone, ha dato effettivamente all’Amministrazione dei suggerimenti, non delle contestazioni, in particolare sul tema dell’esigibilità dei crediti: secondo il Collegio c’è una oggettiva difficoltà di incassarli soprattutto a causa delle procedure di dissesto dei Comuni in dissesto (Benevento, Sant’Agata de’ Goti e altri). Il Rendiconto comunque è stato redatto in termini trasparenti, coerenti e corretti e su questa base si può affermare che i debiti vengano in qualche modo “cancellati”.
Il Consigliere Agostinelli ha affermato che il Bilancio dell’Ente denota un assetto di salute della Provincia. Per quanto riguarda il Fondo crediti di dubbia esigibilità lo stesso, ha aggiunto Agostinelli, viene calcolato in base ad una formula ben precisa, a garanzia dello stesso Bilancio: abbassare la quota di crediti vuol dire innalzare la capacità di spesa dell’Ente.
Il Consigliere Capuano ha sottolineato come il Rendiconto sia in sostanza di plauso all’attività dell’amministrazione ed ha annunciato il voto positivo. Il Consigliere Ciervo ha ricordato come la Provincia abbia approvato per tempo il Bilancio di previsione per il 2024 ed anche il Rendiconto giunge in perfetto tempismo.
Il Presidente Lombardi, intervenendo a conclusione dei lavori sull’argomento, ha sottolineato la levatura del dibattito e delle osservazioni formulate dai consiglieri Fuschini e Ruggiero, ma ha sottolineato come, in presenza delle ben note difficoltà in cui versano gli Enti locali in particolare per quanto riguarda la gestione dei debiti, la Provincia abbia comunque avviato la procedura di recupero. Lombardi ha ricordato come un soggetto terzo, quale il prof. Delfino, abbia giudicato positivamente il Rendiconto finanziario 2023
. Lombardi ha quindi affermato che su procedure e su capacità di intervento degli Enti sul territorio per finanziamenti già ottenuti esistono ampie casistiche circa la difficoltà operative per una pluralità di cause degli stessi Enti. Ha infine ringraziato il Consiglio per il dibattito condotto sull’argomento e la stressa struttura amministrativa dell’Ente per il lavoro svolto.
Il Rendiconto è stato approvato dal Consiglio Provinciale in prima lettura con voti Favorevoli 6 e Contrari 3. Ora sul provvedimento dovrà esprimersi per il parere l’Assemblea dei Sindaci convocata per le 10 del 30 aprile 2024 ed infine, per l’adozione definitiva lo stesso Copnsiglio convocato lo stesso 30 aprile alle ore 12.
Il Consiglio ha quindi avviato la discussione su: “Strada Fondo valle Tammaro 3° – Sistemazione strada del Cimitero- Variante alle strade Mazzacane n. 2 e Galileo n. 1 – Nuova strada dei Cappuccini – Deliberazione della cassa del mezzogiorno n. 293/V del 23/11/197 Occupazione del terreno in proprietà Eredi Cioccia Antonio. Ratifica accordo bonario del 15/11/2022 per l’acquisizione al patrimonio provinciale dell’ area occupata, adibita a viabilità di pubblico transito della S.P. 72, catastalmente censita al foglio n. 43 di Morcone mappale n. 665. Riconoscimento debito fuori bilancio – Art. 194, c. 1, lett. d) D.Lgs 167/2000 – per l’importo complessivo di €. 3.561,00”. Il provvedimento è stato approvato con voti Favorevoli 6 e Astenuti 3.
Sull’argomento: “Proposta delibera di Consiglio, riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 del D.Lgs n. 267/2000. Sentenza Giudice del Lavoro di Benevento causa iscritta al R.G. n. 1201/2022 – R.T. c/ Provincia di Benevento € 19.557,37”, si è sviluppato un dibattito. Il Consigliere Fuschini invita all’accertamento di eventuali responsabilità. Il Consigliere Capuano chiede di sapere perché su sentenza sfavorevole per l’Ente si continui a dilazionare i pagamenti.
Il Segretario Generale Dovetto risponde ai rilievi affermando che, anche i debiti riconosciuti con sentenze della Magistratura, possono comunque essere pagati, secondo la Corte dei Conti, solo dopo l’espressione del voto del Consiglio provinciale per il riconoscimento del debito fuori bilancio. L’argomento è stato approvato con voti Favorevoli 7 e Astenuti 2.
Si è quindi passato a discutere su: “Sentenza n. 1901/2023 e Ordinanza di Correzione n. 390/2024 – Tribunale di Benevento – causa civile tra Provincia di Benevento e Banca Farmafactoring avente ad oggetto opposizione a decreto ingiuntivo. € 26.750,47”, il Consigliere Ruggiero contesta gli errori evidenti commessi in fase istruttoria e gestionale per un debito che la Provincia non ha evidente pagato. Il provvedimento è stato approvato con voti Favorevoli 6 e Astenuti 3
Il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha, quindi, avviato la discussione sulla integrazione dell’Ordine del giorno dei lavori del Consiglio Provinciale: “Proposta di acquisto, in unico lotto, complesso immobiliare in Benevento alla via Calandra n. 4, denominato “Polo Didattico Calandra. Approvazione”.
Ha relazionato sull’argomento l’avv. Nicola Boccalone, il quale ha ricordato come l’Amministrazione sia giunta alla determinazione di acquistare l’immobile di via Calandra per il quale la Provincia paga un fitto all’Università del Sannio, Ente proprietario, per lo svolgimento delle attività didattiche per le Scuole Superiori. L’avv. Boccalone ha anche ricordato come l’Università abbia avviato una procedura ad evidenza pubblica per la vendita dello stesso immobile.
Il Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia si è espresso favorevolmente sulla proposta anche citando sull’argomento la Corte dei Conti che ha dichiarato la legittimità di simili operazioni purché supportata da una valutazione economica svolta dall’Agenzia del Demanio. Per quanto riguarda la opportunità stessa della compravendita il Dirigente ha sottolineato che è competenza primaria della Provincia assicurare lo svolgimento ordinato della istruzione pubblica per le Scuole Superiori e che dunque sia necessario offrire alle Scuole strutture adeguate.
Ha relazionato anche l’ing. Salvatore Minicozzi, Dirigente del Settore edilizia scolastica, il quale ha sottolineato come, grazie a diverse fonti di finanziamento, siano in corso ben 21 diversi interventi sui 43 edifici scolastici di competenza della Provincia. Alcuni interventi sono finalizzati a realizzare nuove costruzioni, ma la gran parte riguarda la ristrutturazione e la messa in sicurezza degli edifici.
Per quanto attiene la localizzazione degli interventi il Dirigente ha ricordato che 11 riguardano Benevento città, 4 sono in Valle Caudina, 3 in Valle Telesina e 3 Valle Tammaro e Fortore. In Città però si registrano le criticità maggiori per quanto riguarda la sistemazione logistica delle scolaresche, mentre non si registrano eguali problematiche nelle località della provincia. Invece, in Città sono in contemporanea programmati numerosi interventi su edifici scolastici anche per la Scuola primaria di competenza comunale.
Il Polo Didattico di via Calandra si presta benissimo ad ospitare Scuole in quanto in origine era stato progettato proprio per tale scopo e poi era stato adibito a sede universitaria: delocalizzando le attività didattiche che oggi si svolgono presso gli edifici da abbattere è possibile trasferire le scolaresche, i docenti e gli amministrativi ad 400 metri dalle sedi originarie (da Piazza Risorgimento a via Calandra), limitando dunque i disagi. L’operazione in complesso consentirà di risparmiare consistenti fitti passivi, ha concluso Minicozzi.
La Consigliera Iachetta chiede chiarimenti circa il rispetto dei tempi previsti dal regolamento del Consiglio Provinciale per la convocazione della discussione dell’argomento.
Rispondono sull’argomento la Segretaria Generale e il Presidente Lombardi, citando testualmente il Regolamento, hanno affermato che sono stati rispettati i tempi previsti.
La Consigliere Iachetta ha rilevato comunque che il costo dell’operazione sia “spropositato” a causa dell’imponente sforzo finanziario cui è chiamato iol Bilancio dell’Ente per sostenere un mutuo pari a Euro 6 milioni rispetto al fatto che nel giro di tre anni (tempo stimato per la ricostruzione degli edifici da abbattere) docenti, discenti ed amministrativi torneranno in Piazza Risorgimento. Riconosciuto che la negoziazione dlela Provincia abbia ottenuto un taglio di 2 milioni di Euro rispetto ad un conto originariamente fissato in 8 milioni di Euro, la Consigliera ha tuttavia evidenziato come in alcuni Comuni la Provincia spende molto in fitti passivi per le Scuole, mentre nella sola Città capoluogo la Provincia acquista immobili per la stessa necessità. Questo spreco di energie finanziarie della Provincia si tradurrà in futuro, secondo la Consigliera, in un processo di ulteriore spopolamento di studenti dai centri minori.
Il Consigliere Ruggiero ha preannunciato il voto contrario sulla base di una considerazione di ordine economico: rispetto ad un mutuo 30ennale di 4,5 milioni di Euro si spenderanno in totale in 30 anni circa 6 milioni, saturando così la capacità di indebitamento della Provincia.
Ha risposto sulla capacità di indebitamento dell’Ente Provincia l’avv. Boccalone, il quale ha affermato che al momento la Provincia non raggiunge nemmeno la metà della capacità di indebitamento alkl’Ente consentita. La Provincia ha tutto l’interesse, come dice il buon senso, ad estinguere i fitti passivi, come si sta facendo per Sant’Agata de’ Goti e per Telese Terme.
Il Consigliere Ruggiero ha poi ricordato come il crollo della popolazione nel Sannio, comporta con tutta evidenza anche ad un crollo della popolazione studentesca: pertanto, a suo giudizio non si capisce perché la Provincia intenda acquistare nuovi edifici se poi non ci saranno studenti per frequentarli.
Il Presidente Lombardi ha concluso la discussione sull’argomento ricordando come a Sant’Agata de’ Goti la Provincia risparmierà di qui a breve 500mila Euro di fitti passivi grazie ai nuovi edifici scolastici in costruzione; allo stesso modo si determineranno riduzioni di fitto a Telese Terme. Per quanto riguarda la città di Benevento, ha spiegato Lombardi, occorre tenere conto che esiste sin da oggi una migrazione di studenti dalla periferia al capoluogo, un fenmomeno da condannare, ma che appare irreversibile: si assiste cioè, come già emerso in sede di Conferenza Scolastica Provinciale, ad una crescita di studenti in Città a discapito della Provincia e dunque occorre dare una risposta a queste nuove esigenze, anche se effettivamente si potranno determinare problemi nei piccoli centri.
Il Presidente ha quindi sottolineate le difficoltà incontrate dal Comune capoluogo per reperire locali atti ad ospitare le Scuole da trasferire per gli interventi di ristrutturazione o abbattimento di edifici della Scuola di propria competenza. Il Presidente ha inoltre sottolineato come molti edifici attualmente non hanno laboratori o palestre e questo incide fortemente sulla qualità della offerta didattica. Lombardi infine ha dichiarato che l’operazione consentirà di ampliare il patrimonio immobiliare della Provincia, mentre peraltro sono in corso le procedure opposte per mettere in vendita immobili o aree di proprietà dell’Ente come il Bios.
Il provvedimento per l’acquisto del Polo Didatticvo Calandra è stato quindi approvato con voti Favorevoli 6 e Contrari 3.
Collegato strettamente al punto precedente perché individua le fonti di finanziamento dell’acquisto del Polo Didattico, si è quindi discusso sulla “Variazione di Bilancio di Previsione 2024/2026. Autorizzazione all’assunzione di mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti”. Il provvedimento è stato quindi approvato con voti Favorevoli 6 e Contrari 3. Il Consiglio è quiondi passato a discutere su “A.S. ASEA. Bilancio di esercizio. Approvazione”.
Il Bilancio Asea ha chiuso con un sia pur modesto utile, ma comunque in attivo. Resta a carico del Bilancio della Provincia la gestione demandata all’Asea di monitorare e di garantire la guardiania della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro. Molti contenziosi riguardano l’Asea per via del lavoro prestato in passato da alcuni manutentori nei riguardi della Società. Il provvedimento è passato con voti Favorevoli 7 ed astenuti 2.