Riceviamo e pubblichiamo nota a firma di Gennaro Falzarano – Consigliere comunale di Airola
In qualità di consigliere comunale, ritengo doveroso intervenire in merito alle dichiarazioni rese alla Stampa qualche giorno fa dall’ing. Vincenzo Falzarano quando diceva:
“Parlare in qualità di Sindaco equivale ad assumere un impegno in nome e per conto dell’intera Comunità, di ciascun cittadino di Airola nonché di ciascun membro del consiglio comunale”.
Non contesto a Falzarano una scelta politica, assolutamente, libera ma personale. Contesto, invece, il confondere la propaganda elettorale con la comunicazione istituzionale.
Chiedo a Lei se la sobrietà e il garbo istituzionale siano ancora considerati valori su cui si fonda la Sua persona e la Sua azione amministrativa.
Ricordo che fu proprio il Suo garbo e il Suo equilibrio a portarmi, nel 2022, a sostenere in prima persona la sua candidatura a Sindaco.
Ovvero, se l’ostentazione e l’arroganza, caratteristiche tipiche di taluni personaggi, hanno plasmato la Sua persona al punto da farne gli stendardi della Sua azione amministrativa.
Temo, con rammarico, che proprio in questo cambio si colga il senso della Sua affermazione, cito sempre testualmente, “L’impegno dell’on. Rubano (…) lo rende un punto di riferimento per l’azione amministrativa”.
Ripeto, nessuno contesta il diritto di Vincenzo Falzarano di fare campagna elettorale, ma farlo, sfruttando (o meglio consentendo che altri sfruttino) il proprio ruolo non è politicamente accettabile. Tutto ciò palesa una chiara mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni, dei suoi cittadini e della maggioranza che La sostiene, a cui mi rivolgo chiedendo se si riconoscono, per davvero e tutti, nelle affermazioni sincere (?) del loro Sindaco.
Mi preme infine ricordare che l’on. Fulvio Martusciello per conoscere le problematiche di Airola e del territorio Sannita ha sempre avuto come unico punto di riferimento il compianto sen. Mino Izzo, e ciò fino a poco più di un anno fa quando il noto esponente di Forza Italia ci ha lasciato.
E in chiusura, parafrasando Primo Levi, dico a chi oggi pensa di rappresentare il nuovo di Forza Italia: “non c’è futuro senza memoria”.