La settimana politica in vista del vero inizio della campagna elettorale. La sfida ceppalonica Barone-Sandra Mastella tiene banco e i confini tra la contesa politica e quella personale sono spesso labili, assai diradati. E’ iniziata la corsa all’arrembaggio dei voti per cui entrambi sanno che c’è da pedalare e molto e che di certezze ce ne sono poche anche quelle che prevedono una certa qual sicurezza.
Barone ha dalla sua Mosè, inteso come Principe appare ovvio, Principe che però ha anche da rassicurare Mastella, Mastella che è alle prese con frizioni continue con gli uomini di Italia Viva in Campania, nelle ultime ore pare si sia inasprito anche il rapporto con Caputo, e allora Clemente Mastella si rivolge direttamente a Renzi affinchè il suo partito faccia voti per la consorte e non pensi solo al proprio orticello.
Insomma, il clima è assai teso e anche i Cesaro stanno prendendo tempo in attesa di capire cosa ne sarà della candidatura della Pascale per gestire la loro distrtibuzione di voti. Ne deriva che al sindaco preme che a Roma Italia Viva sappia che il “sacrificio” della moglie abbia il giusto riconoscimento e che la decisione di candidarla, oltre che valutare il peso specifico di Noi di Centro, possa essere speso come guarentigia per le future alchimie tattiche e politiche.
Mastella sa bene che certezze assolute di tenuta interna non ce ne sono e allora cerca di cautelarsi direttamente con Renzi. Una eventuale scivolata elettorale inibirebbe le prossime scadenze elettorali. Barone, nel frattempo, potrebbe godere del sostegno diretto di Salvini che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, ridiscendere lo Stivale. Lui, Barone, nicchia non conferma, e conoscendo il soggetto si è indotti a poensare che presto rivedremo da vicino il ministro delle Infrastrutture.
