Giunta mattutina a Palazzo Mosti, in un orario diverso dal solito per permettere al sindaco Mastella di partire alla volta di Roma dove è atteso da un vertice con Matteo Renzi e cominciare a calibrare questa campagna elettorale nel segno degli Sati Uniti d’Europa che ora ufficialmemnte lo vede ai canapi attraverso la candidatura di Sandra Mastella, per la seconda volta consecutiva l’ex senatrice ha scelto il nome del marito per concorrere.
Va detto che nella giornata di ieri alla Pacevecchia Mastella aveva riunito i suoi fedelissimi per serrare i ranghi e garantire il massimo della compattezza perchè sa bene che l’impegno è determinante per dare l’assalto alle battaglie di domani e conseguire un risultato congruo oggi lo metterebbe nelle condizioni migliori per giocarsi le sue chances in un futuro vicinissimo, le Regionali dell’anno prossimo, e con qualsiasi comperirtor che sarebbe in grado di assicurare spazi adeguati per la sua compagine.
E quindi tutti allineati e coperti e persino chi ora gli è distante, ma un tempo gli è stato vicino, ha ricevuto una richiesta di voto, magari tra il serio e il faceto, come raccontano le cronache di Palazzo, arrivando anche a ironizzare sulla fuga piddina di Ginettaccio, che meglio avrebbe fatto a restare e ad aspirare, dall’interno, alla successione. La successione. Che Mastella designi è fuori discussione e così si tranquillizza chi ci crede per davvero, Ambrosone, De Pierro, Pasquariello e ora pure Santamaria, il potente dirigente le cui credenziali sono molto robuste e in ascesa. Tutti dovranno darsi molto da fare ma dovranno pur trovare una quadra da sottoporre a Mastella che in mancanza di unità, come potrebbe apparire facile, decide lui per tutti. E buonanotte.