La Lega prova a riorganizzarsi sul territorio, aspetto che per ora ha connotati “iperuranici” ma che è passaggio fondamentale per poi poter recitare un ruolo di responsabilità politica ed istituzionale come è nei desiderata del partito di Salvini. Riorganizzare vuole dire classe dirigente ed allora, nel giorno della presenza a Benevento del commissario politico Durigon, ecco piazzato il “colpo” Fucci Jr, l’avvocato airolano che ora è parte autorevole del Carroccio con un incarico prestigioso: responsabile del dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Campania per la Lega.
Lo avevamo lasciato al PD ed ora lo ritroviamo su sponde diametralmente opposte. “Non c’è nulla di ideologico in questa mia decisione ma solo la convinzione che il partito di Salvini è l’unico che mostra concreto interesse per il territorio, per la creazione di quelle infrastrutture urgenti di cui abbiamo sentito parlare per 50 anni senza avere quasi mai visto i fatti seguire alle parole. Scorgo nella Lega questo desiderio politico di fare e per questo sono ora qui”.
Fucci Jr usa parole accorte nei confronti del PD. “Ha smarrito i suoi connotati cattolico-democratici. La elezione della Shlein non mi consente più di riconoscermi in un partito in cui la componente cattolica è ai margini”. E sulPD locale, Fucci ha parole di stima immutabile. “Resta la estrema considerazione per le persone, dice, ma anche il convincimento che resti un partito immutabile, scolpito nel tempo, poco propenso ai cambiamenti”.
E così Gigi Barone incasella un altro pezzo da 90 nella sua rincorsa allo scranno europeo, un ottimo collettore di consensi per rendere sempre più avvincente questa sua corsa elettorale. Sa bene l’ex presidente Asi che questo tandem tutto Ceppalonico alla conquista di Bruxelles ha in sè anche connotati “metapolitici”, motivazioni che vanno al di la della mera competizione elettorale e quindi la lotta si fa aspra, impegnativa, come direbbe De Andrè “scivolosa e profonda”. Sandra Lonardo o Mastella non è una candidatura ordinaria, non rispetta soltanto i canoni della politica, Renzi che ne ha espresso l’opzione quasi dirimente l’accordo con Mastella, Mastella stesso che guarda “alle battaglie di domani”.
E’ una questione personale tra ceppalonici, la volontà di rendere la vita difficile al reprobo Barone, l’ingrato, il voltagabbana, la cui defezione però ha generato un vulnus tattico e organizzativo molto vistoso. Insomma, sentimenti che sfuggono al sillabario della politica e si iscrivono in quelli della faida, a quelli del”mors tua vita mea”.