Caldoro, Mastella e Matera. Una mezz’ora di confronto nella stanza del presidente della provincia Lombardi. Troppo poco per gettare giù strategie, sufficiente per ribadire che su base locale le possibilità di un dialogo che sia proficuo ci sono e vanno pure considerate. È questo pero’ un momento politico fatto di bleuf, in cui è preferito il fraseggio alle reali prese d’atto, per cui ogni cosa deve essere ponderata con molta cautela.
Che il sindaco di Benevento stia vivendo un momento delicato è fuori di dubbio; vede dissolversi il terzo mandato, la storia finita con De Luca sono fattori oggettivi. Gli resta Renzi e più di tutto il bunker di Palazzo Mosti. Il suo “alleato” Matera gli ha lanciato la ciambella di salvataggio che Lui ha anche brandito agli occhi dei suoi poco sensibili consorti del PD e Matera lo ha ribadito anche oggi che per Mastella e il suo “movimento locale” guardare a destra è una delle poche opzioni possibili.
Ma non si è sbilanciato più di tanto Matera. Ha invece attaccato sul versante dell’autonomia differenziata accusando la sinistra di essere stata quando ha governato l’artefice vero di questo disegno di riforma costituzionale che ora intende avversare