Terzo mandato le cose si complicano e molto. Nel centrodestra non basta il successo in Abruzzo per sedare le polemiche interne proprio in meroto alla dibattuta questione. La Lega incassa il no degli alleati per quanto concerne i governatori dopo che al Senato è stato bocciato anche l’emendamento sull’eliminazione del ballottaggio per i sindaci in Comuni oltre i 15mila abitanti che avrebbe consentito di eleggere chi al primo turno avrebbe superato il 40%. L’idea non è piaciuta a FdI e FI e anche la segretaria del Pd Elly Schlein lo ha giudicato “un blitz a tre mesi dal voto, uno sfregio alle più basilari regole democratiche.”
Sulla questione deel Terzo Mandato irrompe il Governatore della Campania De Luca. “Il problema riguarda quelli che hanno gia’ anticipato, come il Veneto, la Campania se lo vuole fare lo fa, se non lo vuole fare non lo fa. Diamo la parola ai cittadini, facciamo decidere ai cittadini da chi vogliono essere governati.”
E Mastella? Lui sta alla finestra, alterna commenti a volte disinteressati altre volte di chiara volontà di perpetuarsi. Una terza volta a Palazzo Mosti la vorrebbe eccome, con buonissima pace di coloro, almeno tre, che vorrebbero giocarsi le proprie chances. Che rischiano però di restare chimeriche. Mastella non designa successori e resta sornione badando bene a non correre rischi di sorta in questo delicatissimo 2024 che è un anno si di transizione ma con le Europee dove conta arrivarci bene e senza intoppi.
Ai nastri del 2025 il sindaco vuole giungerci con la certezza quanto meno di giocarsi le non molte fiches che ha a disposizione ma su tutto con la sicurezza di garantirsi il pieno controllo del Comune, pietra angolare di tutte le sue velleità future.
