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Mastella, Giano bifronte

Mastella, Giano bifronte

12 Marzo 2024 | by Enzo Colarusso
Mastella, Giano bifronte
Politica
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E’ un Clemente Mastella letteralmente scatenato quello che negli ultimi giorni reagisce al clima avverso che sembra volerlo condizionare. Ieri il museo egizio, poi la canonica intervista a Il Mattino nelle vesti di padre nobile della politica nazionale, nella quale però prevale di nuovo quel senso di disillusione che lo aveva pervaso quando valutò di cortissimo muso il progetto del Centro.
Il terzo mandato si allontana ma lui si dice pronto di nuovo a sacrificarsi per la causa delle Europee, il sindaco ribadisce che la moglie non ne vuole sapere e allora lui si sacrificherebbe per la causa ma senza poi andare in Belgio, oggi torna alla carica col Molisannio (leggi qui) , uno di quei tormentoni di cui si parla da epoche immemori e senza quasi mai l’entusiasmo dei molisani.

Che di questa boutade non sanno cosa farsene anche se sull’autonomia differenziata l’unione farebbe la forza. In sostanza Mastella amplia gli orizzonti per non doversi impantanare nelle questioni più dolenti qui da noi.

Ieri il “reprobo” Barone gli ha soffiato Mauro De Ieso, il sindaco di Pago Veiano, passato alla Lega (leggi qui)  e c’è da scommetere che un altro paio di suoi fedelissimi potrebbero presto seguire la strada del Carroccio ma a Barone non interessa esacerbare il clima, ne verrebbe nocumento alla sua campagna elettorale.

Sui rifiuti la situazione è drammatica con l’Ato che non decolla e la Samte che invia ingiunzioni di pagamento ai sindaci sempre più imbestialiti. Manca una regia politica così come sul versante dell’acqua che sembra essere scomparso dai radar, con Pompilio Forgione di cui si sono perse le tracce e con lui della società Sannio Acque e la gara regionale che è ferma al palo.
Digressioni metaterritoriali per nascondere la grande difficoltà in cui si dibatte lui e il suo partito sempre più arroccati nel bunker di Palazzo Mosti, protetti dai 60 fedelissimi dell’Assemblea cittadina e alla mercè di una maggioranza di cui puoi disporre su tutto a patto che non attenti ai gettoni delle commissioni.

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