La questione della demedicalizzazione delle ambulanze che sta tenendo banco in queste ultime serttimane. Anche la politica avverte l’esigenza di difer la propria e la Lega, attraverso una interrogazione a risposta scritta chiede al Governo di pronunciarsi. L’interrogazione, fa sapere l’ufficio stampa di Luigi Barone, Responsabile Coesione Territoriale e Zes Lega Salvini Premier, è stata presentata dall’Onorevole Gianpiero Zinzi al ministro della Salute Schillaci
Premesso che:
l’emergenza sanitaria territoriale costituisce un’articolazione cruciale dell’assistenza distrettuale che deve assicurare «interventi tempestivi», nonché il trasporto «in condizioni di sicurezza» del paziente ai sensi del dPCm 12 gennaio 2017;
nell’Asl di Benevento, il servizio di Emergenza Territoriale 118, istituito ai sensi del DPR 27 marzo 1992 e della legge n. 2 del 1994 della Regione Campania, garantisce l’assistenza su un territorio esteso 2.080 kmq con 277 mila abitanti distribuiti in 78 comuni;
il contingente del 118 si è assottigliato nel tempo e sulla definita dotazione risulta una carenza di oltre 30 medici. In ogni caso, con il 62% di medici in organico, l’Asl di Benevento potrebbe garantire l’assistenza medica sulle ambulanze attivando l’istituto delle prestazioni aggiuntive;
il CCNL dell’Area Sanità, all’art. 115, comma 2, consente alle aziende ed enti del SSN di “acquisire prestazioni aggiuntive, soprattutto in presenza di carenza d’organico”;
l’articolo 11 del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 (decreto bollette), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2023, prevede che “le Aziende e gli Enti del SSN per affrontare la carenza di personale medico […] e al fine di ridurre l’utilizzo delle esternalizzazioni possono ricorrere, per il personale medico, alle prestazioni aggiuntive di cui all’articolo 115” citato;
nonostante tali possibilità, l’Asl di Benevento, inspiegabilmente, già a far data dal 1° luglio 2023, ha avviato la demedicalizzazione di quattro ambulanze su dieci. A breve, la medesima Asl procederà alla demedicalizzazione di tutte le ambulanze del servizio emergenza 118 sull’intero territorio della provincia;
l’Asl di Benevento non ha mai adottato il servizio di pronta disponibilità, disciplinato dall’art. 27 del CCNL di settore, «caratterizzato dalla immediata reperibilità del dirigente e dall’obbligo per lo stesso di raggiungere lo stabilimento nel tempo stabilito nell’ambito del piano annuale adottato, all’inizio di ogni anno, dall’Azienda o Ente per affrontare le situazioni di emergenza in relazione alla dotazione organica ed agli aspetti organizzativi delle strutture»;
l’attività del 118 affronta condizioni cliniche e assistenziali ad elevato rischio e il malfunzionamento del sistema di trasporto infermi rappresenta uno degli eventi sentinella di particolare gravità potenzialmente evitabili che devono essere prevenuti in ragione della raccomandazione n. 11/2010 del Ministero della salute;
la demedicalizzazione delle ambulanze contrasta con i principi dello «sviluppo dell’assistenza territoriale» e del potenziamento della «rete territoriale di soccorso» dettati dal DM 70/2015 e DM 77/2022;
la scelta dell’Asl di Benevento contrasta anche con l’obiettivo prioritario del SSN che è quello di offrire assistenza di alta qualità ed in condizioni di massima sicurezza;
con la demedicalizzazione delle ambulanze, mancando la funzione di filtro, aumenteranno i ricoveri dalla rete 118, andando a congestionare ulteriormente una rete ospedaliera, come quella sannita, già molto intasata;
numerosi Sindaci del territorio, l’Ordine dei Medici e diversi sindacati hanno protestato, anche a mezzo stampa, per la scelta della demedicalizzazione decisa dall’Asl di Benevento;
dalla rassegna stampa emergono dati preoccupanti, come la morte di pazienti durante i soccorsi per la problematica del trasporto infermi e all’ambulanza senza medico in alcuni comuni della provincia di Benevento (San Bartolomeo in Galdo, Ginestra degli Schiavoni, Cusano Mutri) –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti;
se intenda promuovere iniziative, per quanto di competenza, a tutela della salute pubblica, anche valutando la sussistenza dei presupposti per l’avvio di iniziative ispettive, per verificare la situazione in essere, eventuali profili di responsabilità e garantire un adeguato servizio trasporto infermi emergenza 118 nel territorio sannita, nel rispetto delle norme e raccomandazioni nazionali in materia.”