Solo un richiamo ad una maggiore morigeratezza, a limitare gli eccessi che hanno indotto la stampa nazionale, ancora una volta, ad interessarsi di Benevento e non per cose positive. Stiamo parlando della questione delle commissioni consiliari e dei rispettivi appannaggi e del vertice a Palazzo Mosti tra il presidente del Consiglio comunale Parente e i presidenti delle undici commissioni consiliari che s’è risolto in una sorta di blanda ramanzina, forse, e che per nulla scalfirà il modus operandi dei consiglieri tutti, maggioranza ed opposizione.
Un rimbrotto assai salomonico ad evitare esagerazioni ma sostanzialmente nessuna censura, nessuna presa di posizione. La crociata di Altravenevento, che per prima ha cominciato a fare le pulci alle lautissime corresponsioni economiche dei consiglieri e poi del Fatto Quotidiano ha però suscitato sconcerto e aperto il vaso di pandora, nonostante la Finanziaria del 2022 abbia aumentato in progressione le indennità per sindaco, assessori e presidente del Consiglio fino a raddoppiarle a partire da quest’anno. E tuttavia, a carico delle casse statali c’è solo l’aumento dal 2021, il resto è a totale carico delle casse comunali in dissesto.
E tuttavia, a destare un certo scalpore è stato il numero altissimo delle sedute, alcune anche di pochi minuti, e l’altissimo tasso di collegamenti da remoto che è ormai diventata prassi da quando a causa del covid fu introdotto il metodo. E’ su queste basi che si consuma il cortocircuito. Ma come sempre c’è una ragione politica che sovraintende il tutto. Mastella e la sua amminstrazione sa bene che non si può esacerbare più di tanto i consiglieri, fare le pulci sulle prebende, e allora è bene, gattopardescamente, che tutto cambi perchè nulla cambi.