Francesco Maria Rubano proclamato “coram populo” segretario provinciale di Forza Italia del Sannio. Lo ha sancito il congresso che si è celebrato a Telese Terme e che ha confermato la leadership di Rubano e la sua caratura anche metaterritoriale che lo proietta, in questo momento, nel gotha del partito nazionale. Lo ha sancito lo stesso vicepremier e segretario nazionale Tajani intervenendo telefonicamente da Roma ed eleggendolo a “ottimo servitore del Sannio” e affermando di essere legato a lui da sentimenti di affetto e che lo sosterrà “per contribuire allo sviluppo del territorio che saprà rappresentare.”
Rubano sarà al congresso nazionale del 23 e del 24 febbraio a Roma con Gerardo Giorgione e Vincenzo Fuschini per sostenere la perpetuazione di Tajani, essenziale alla sua escalation politica, e Tajani al suo fianco vuol dire pienissima agibilità politica e univocità nelle scelte strategiche che potranno arrivare, una su tutte la chiusura più totale a Clemente Mastella cui invece il coordinatore di Fratelli d’Italia Matera ha proposto la opzione politica “sic et simpliciter.”
Un congresso che viene supportato anche e soprattutto dai numeri; 1357 gli accreditati, amministratori locali già aderenti a Forza Italia e molti che potrebbero traslocare da qui a poco attratti dal vento che tira e che rende ovviamente più facile l’opera di persuasione che Rubano ha saputo mostrare sin qui. E poi gli esponenti di partito presenti; dal PD, Abbate e Petrillo a ItaliaViva, Bepy Izzo, ad Azione, Vizzi Sguera, e ovviamente i partiti partners di coalizione, Fratelli d’Italia con Alessio Scocca e Lega col segretario Bocchino.
E s’è visto anche Gigi Barone, il personaggio del momento, fresco di divorzio da Mastella, amico personale di Rubano e promesso sposo alla Lega. Qualche malevolo è dell’avviso che Barone stia giochicchiando su più tavoli, sempre puntando al maggior risultato ottenibile e in clima di elezioni, pur mancando ancora parecchio, le antenne dell’ancora presidente dell’Asi si drizzano, eccome se si drizzano…
