La crisi politica interna al mastellismo che si è aperta con l’abbandono di Gino Abbate. L’altro grande pilastro del sistema Gigi Barone in predicato di passare alla Lega. Lui non conferma ma nemmeno smentisce e oggi pomeriggio è salito a Palazzo Mosti per un faccia a faccia con Mastella durato un’ora e quaranta.
Barone ha riferito di un colloquio franco, seppure condito da momenti di forte tensione, nel pieno rispetto delle prerogative del suo interlocutore. “I problemi ci sono e sono molti” ha esordito, “ma il dialogo è stato proficuo e diretto al tentativo di superare l’attuale fase di stallo”.
Si è trattato di un incontro pero’ interlocutorio in cui Mastella ha voluto capire bene le intenzioni di Barone ed è probabile che altro ce ne saranno ma per ora la soluzione appare lontana e passa attraverso un più generale atteggiamento del sindaco difronte al mutato scenario politico.
Compreso l’orientamento verso Renzi che Barone giudica inopportuno e improduttivo. E tuttavia, resta l’impressione che Barone le sue scelte sembra averle fatte e domani con la venuta di Salvini a Benevento e forse proprio in zona Asi da Rummo, ci potrebbe essere la quadratura del cerchio.
Mastella nel bunker di Palazzo Mosti e con la prospettiva del terzo mandato che si allontana lo raccontano deluso. Prima dell’arrivo di Barone c’è stato un confronto fra De Pierro e Parente durato una ventina di minuti e poi il solito andirivieni di consiglieri. Atmosfera che resta densa di pathos.