Ride il Centrodestra e ride ancor di più Fratelli d’Italia. Agli esiti del voto provinciale del 21 dicembre è proprio lo schieramento conservatore, tanto per far ricorso a stilemi linguistici d’oltremanica, a trarre i frutti più succosi di una tornata elettorale che tutti si auspicano sia l’ultima con codesta tipologia e che solo la astrusa immaginazione renziana, che tanti danni ha prodotto nella sua breve stagione politica, vedasi job act ed altre cose simili, ha potuto escogitare e lasciare in eredità al Paese.
Avere individuato nelle Province la causa primaria dei mali nazionali e degli sprechi è cosa meritevole della “damnatio” ma questo è il Paese della memoria corta e allora quella bischerata, che il nostro pagò con un sonoro schiaffone al referendum, ce la ritroviamo ancora davanti sotto forma di legge Delrio che da ancora di più credito ad una casta sempre più distaccata dal Paese reale.
La nuova legge verrà quando ci saranno le condizioni politiche giuste e pure i fondi necessari per inserirla in qualche manovra economica capace di assorbirla. Per adesso, riprendendo il filo del discorso dopo il prammatico pistolotto, la destra si riprende la scena. Il senatore Matera, che ha riunito la stampa alla vigilia di Natale, brindando alla vittoria è ecumenico.
“La vittoria è di tutto il centrodestra ma è Mauriello il più eletto in assoluto, ha saputo catalizzare l’attenzione di molti territori” ed è il nostro, anche se non lo dice, ma lo elegge a stella nascente del centrodestra sannita. Guarda alle Europee del 2024 che dovrà preparare la classe dirigente del prossimo futuro e pure alle Comunali beneventane che non sembrerebbero poi dietro l’angolo. Mimmo però è sull’onda di un bel successo che però dovrà tramutarsi in consenso popolare che in sede locale sfugge alle regole del dato nazionale.
Le Comunali. E qui arriva la domanda su Mastella, quasi consequenziale. Ora, che Matera abbia buoni rapporti col Ceppalonico è lapalissiano e che farebbe carte false per averlo dalla sua parte pure. I moniti romani però sono stati acerbi nei suoi confronti perchè con Mastella manco a parlarne. “I rapporti personali sono ottimi ma viaggiamo su due binari per ora non convergenti a meno che non decida di guardare verso destra e allora si che lo cose potrebbero cambiare ma essenzialmente per lui”.
Cosa, al momento impensabile, visto il desiderio centrista che anima il Nostro ma il problema non è il sindaco di Benevento è che nessuno più parla di lui ma è sempre lui a parlare degli altri. A prescinedere da ciò che farà Mastella, Matera sa che è questione di tempo ma se a destra si mettono a lavorare insieme lui e Rubano il futuro è roseo. E tuttavia, il problema è proprio quello, è che i due non si sopportano e le conferenze stampa ognuno per conto suo ne è una riprova, e proseguiranno su questa falsa riga ma se i destini dello schieramento dovessero travalicare le loro reciproche antipatie sarebbero costretti a stare insieme nonostante si detestino. Bizzarrie della politica attuale.