Nel centrosinistra si commenta il voto delle Provinciali. Il PD perde un consigliere e cinquemila voti ponderati, come ammette il segretario provinciale Cacciano che, senza troppi giri di parole, definisce i connotati di questa tornata elettorale. “L’unico risultato straordinario lo ha colto, purtroppo, la lista unitaria di Destra-Centro che ha conquistato tre seggi ed incrementato la propria cifra elettorale di oltre 20 mila voti ponderati.
Tutti gli altri hanno perso in seggi ed in voti. Chi cinquemila, come il PD, chi sedicimila come le liste di una formazione civica che continua a definirsi partito nazionale ma che appare – ogni giorno di più – smarrita, isolata, priva di orizzonte politico, ripiegata su sé stessa, incapace di andare oltre una negoziazione di basso profilo.” Cacciano allude a Mastella e al suo partito se non fosse stato sufficientemente chiaro.
Cacciano attacca Mastella e Noi di Centro e rimanda ogni confronto alla nuova legge elettorale che ripristinerà la sovranità popolare. “Quella sarà l’occasione per confrontare idee e programmi, per proporre alleanze credibili, per realizzare finalmente l’Ente di Programmazione intermedio e non un ufficio di collocamento per ceto politico parassitario proteso al soddisfacimento del proprio credito alimentare.”
Tempo di analisi anche per Città Aperta. “Il dato che emerge pare evidente: l’avanzata del centro destra mette in discussione la maggioranza consiliare di cui il blocco mastelliano disponeva alla Rocca dei Rettori. Mastella, per il momento, si è rifugiato nella propaganda dicendo di aver vinto: in realtà ha perso un consigliere regionale, l’unico che aveva; ha perso un consigliere provinciale; e ha perso pure un consigliere comunale, peraltro fra i più attivi e preparati della sua maggioranza. Che dire? Auguri, e cento di queste vittorie.
I risultati confermano, tuttavia, anche la oggettiva debolezza dell’ insediamento territoriale del Pd, e , più in generale, la difficoltà del centro sinistra di ritagliarsi nuovi e più ampi spazi di protagonismo politico: e questo indipendentemente dalle vistose incongruenze che pure si sono registrate nella composizione della lista di coalizione. C’è dunque un tema centrale- il rilancio delle ambizioni dell’area progressista- che non va accantonato frettolosamente, ma che richiede un confronto serio e approfondito, ben al di là della mera gestione delle scadenze elettorali.In questo senso Città Aperta non mancherà di offrire proposte e contributi per animare il dibattito.”
Sulla querelle della candidatura di Moretti interviene Luigi Diego Perifano che replica alla nostra intervista realizzata proprio ieri al leader di Civico22. “Noi non abbiamo mai espresso alcuna contrarietà alla candidatura Moretti”, dice il portavoce di Alternativa per Benevento, “abbiamo solo preso atto che non era in grado di fare sintesi fra i 5 consiglieri non Pd. Non c’è stata mai alcuna valutazione ostativa, e non abbiamo mai fatto alcun problema rispetto alla presenza in lista di Moretti. Questo per amor di verità.” Parole distensive che pongono fine a tutta una serie di congetture che inevitabilmente si erano aperte circa il prosieguo dei rapporti in seno alla minoranza consiliare.